Seduta fiume durata più di sei ore per approvare il bilancio di previsione 2017-2019. Il tour de force in consiglio comunale si è concluso alle 22 di mercoledì con i 20 voti a favore della maggioranza (Pd, Fc e Si) e i 12 contrari di tutta l’opposizione (M5S, Gol, FI, FdI, Ln).

“Questo bilancio triennale sconta una diminuzione delle risorse a causa della progressiva uscita dal cratere del sisma, che finora aveva esonerato il nostro Comune dai tagli per la spending review – spiega l’assessore Luca Vaccari -; da quest’anno inizieranno a venire gradualmente applicati e ciò significa un minor trasferimento di poco più di 1 milione all’anno per quattro anni. Nonostante ciò non aumenteremo le tasse né quest’anno (come previsto dalla legge di bilancio) né nei due anni a venire e non ridurremo gli investimenti (che ammontano a circa 50 milioni di euro all’anno)”.

“Per mantenere in equilibrio il bilancio nel triennio – prosegue l’assessore -, non potendo prevedere incrementi di gettito derivanti dall’addizionale Irpef o dalla ripresa delle attività economiche, abbiamo risparmiato sulla voce di maggior peso, il personale (circa il 42%, 45 milioni di euro decrescenti) con il blocco delle assunzioni, sulle spese generali e sugli assessorati, proseguendo nell’opera di razionalizzazione. Il tutto mantenendo invariato il livello qualitativo e quantitativo dei servizi con un incremento di risorse all’Istituzione Scuola e risorse adeguate anche per l’Asp”.

Al documento di previsione sono stati presentati 12 emendamenti e 5 risoluzioni (approvati quelli presentati dalla maggioranza, bocciati quelli a firma dell’opposizione). Veniamo alle tematiche più salienti, suddivise per capitoli.

Sicurezza. La proposta più forte, in termini economici, viene da Francesco Rendine (Gol) che chiede di “privilegiare le risorse disponibili per la difesa e la sicurezza del cittadino piuttosto che per la cultura, finanziando un progetto di operatori privati qualificati”. Questa operazione costa 1,3 milioni, da sottrarre a Ferrara Sotto le Stelle, alle altre manifestazioni culturali, al Centro Donna e Giustizia per il progetto Oltre la strada, al consorzio Visit per la valorizzazione turistica e all’Asp per le attività in carcere.

La provocazione non piace al Pd perché, come annunciato da Patrizia Bianchini, “sottrarre fondi alla cultura è contrario alla sicurezza” e perché, come ribadito da Luigi Vitellio, “la sicurezza non va delegata ai privati ma alle forze dell’ordine”. Su questo tema chiedono maggiori risorse lo stesso Pd (implementando la videosorveglianza nelle frazioni con un investimento di 50mila euro); Forza Italia (stanziando 60mila euro per attivare convenzioni con istituti di vigilanza privata) e il M5S (investendo risorse straordinarie per la prevenzione della criminalità “che ha raggiunto dati allarmanti – aggiunge Ilaria Morghen – con una media giornaliera di 5 furti in abitazione, 2 nei negozi, 4 nelle auto e 2 violenze sessuali al mese”).

La parola all’assessore Aldo Modonesi: “Abbiamo cambiato approccio con il patto Ferrara Sicura, rinnovando la videosorveglianza, il lavoro interforze, l’unità cinofila e il controllo di vicinato perché i cittadini non vogliono solo essere sicuri ma sentirsi sicuri”. Eppure “a Ferrara la gente non esce la sera perché ha paura e se i dati sulla criminalità sono in calo è solo perché non denuncia più” attacca Giovanni Cavicchi (Ln), non risparmiando una bordata ai controlli di vicinato “che sono le ronde che chiedevamo da tempo“.

Economia. Forza Italia propone di stanziare 170mila euro per realizzare un bando, in collaborazione con la Camera di Commercio, per l’insediamento di nuove imprese mentre il Pd chiede 100mila euro in più per sostenere lo sviluppo delle imprese innovative. “Nel 2016 è uscito un bando per l’artigianato e quest’anno ci concentreremo sull’industria 4.0 – replica l’assessore Roberto Serra – anche se c’è diffidenza nel cogliere le opportunità date da coworking, temporary shop e franchising. Lavoriamo anche sull’ampliamento del centro commerciale naturale, ma è difficile per via della crisi e della resistenza del ferrarese di intravedere posti diversi rispetto alla tradizionale vasca”. In tema lavoro, il Pd inserirà una nuova azione per natalità e genitorialità, stanziando 60mila euro per le politiche di conciliazione famiglia-lavoro.

Turismo. Sempre il gruppo forzista, con il terzo e ultimo emendamento, suggerisce di raddoppiare il contributo (da 30 a 60mila euro) al consorzio Visit per la promozione e valorizzazione turistica, attingendo ai fondi destinati allo sport. L’assessore Simone Merli non ci sta perché “anche gli eventi sportivi portano migliaia di persone in città”. Bocciata anche l’idea dei pentastellati di “valutare nuovi eventi invernali e natalizi in grado di dare un forte impulso ai flussi turistici” (ad esempio con luminarie artistiche al posto dell’incendio del Castello). “Cultura e turismo come motore dell’economia” è al centro dell’intervento dell’assessore Massimo Maisto perché, “al di là delle polemiche sui cinesi trattati come straccioni”, Ferrara “può fare la differenza su questi temi, intercettando maggiori risorse dall’esterno e nuotando in mare aperto per arrivare a 500mila turisti”. Una “città piccola che deve confrontarsi con il mondo che cambia, senza muri” perché “la scelta non è tra accogliere o meno ma tra accoglienza gestita e non gestita”.

Ciclabili. Il M5S incentiva il “miglioramento della viabilità su due ruote con realizzazione di piste ciclabili, sincronizzazione semaforica che fornisca precedenza alle bici e installazione delle pompe di gonfiaggio dei pneumatici gratuite in punti strategici”. Per contro Aldo Modonesi si dice già soddisfatto di aver raddoppiato le piste ciclabili (da 86 a 170 km) e di chiudere una serie di infrastrutture incompiute (metro di superficie, Cispadana, 3 corsie in A13) “senza lasciare lavori incompleti alla prossima amministrazione che, se continuiamo a lavorare così, saremo noi”.

Animali. Rendine chiede di stanziare 15mila euro per consentire una miglior gestione del canile (il cui ultimo bando è andato deserto) e altri 4mila euro per le colonie feline. I gatti non riscuotono successo (i fondi sarebbero stati presi dal settore pari opportunità, ndr) mentre viene approvata la proposta di Si-Pd per rendere sostenibile la gestione del canile con un contributo comunale di 20mila euro.

Si è parlato anche di carcere (con l’aumento dei fondi, da 500 euro a 4.500 euro, a disposizione del garante dei diritti dei detenuti per le attività nella casa circondariale di via Arginone, su proposta di Si-Pd); di scuola (con l’incremento delle risorse non quantificate per la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici); di ambiente (con il via al processo di adesione del Comune al nuovo Patto dei Sindaci per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico) e di trasparenza (secondo il grillino Federico Balboni non è stato raggiunto il “candore politico” perché “non so come verranno spesi i soldi derivati dalle alienazioni, sarebbe utile avere una lista di priorità”).

L’intervento conclusivo del sindaco. “Mi sarei aspettato riflessioni sulla fortissima riduzione del debito e del personale e sulla pressione fiscale che vede la più bassa tassazione delle pmi in regione, ad eccezione di Reggio Emilia, un livello di spesa corrente nella media regionale e attesa di investimenti seconda solo a Parma e Cesena – comunica Tiziano Tagliani -. Abbiamo promesso tante cose e le abbiamo realizzate concretamente. Anche io sono preoccupato per la sicurezza ma non lego questi episodi all’immigrazione. Fra l’altro ho anche chiesto alla Sapigni di non usare più la parola ‘percezione’, lei non la nomina da due anni ma lo fate voi. Il nostro obiettivo è allargare la maggioranza, con la gioia di restituire a questa città la propria dignità e di avere fatto il proprio lavoro”.