Editoriali
7 Febbraio 2017
Il cantautore attacca Estense.com: “Informazione carogna”

L’Avvelenata di Povia

di Marco Zavagli | 3 min

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Mercoledì 22 maggio alle ore 17 presso la Sala Conferenze della Camera del Lavoro di Ferrara (Piazza Verdi, 5) farà tappa a Ferrara il “Viaggio in Italia con la testa in Europa” un tour di presentazione e discussione delle idee e delle proposte del Forum Disuguaglianze e Diversità, partito il 4 aprile e che terminerà il prossimo 7 giugno, toccando oltre 70 luoghi in tutto il Paese

“Indottrinati dall’informazione carogna”, “genitali”, “bimbiminkia”. Non possiamo purtroppo vantarci di avere Povia tra i nostri estimatori. Il cantante sembra aver mal digerito il nostro articolo che annunciava la sua presenza a Ferrara per un evento organizzato da Gruppo Economia Cittadini di Ferrara ed Emmaus.

E ce lo fa capire con tanto di video pubblicato sulla sua pagina facebook, dove a suon di latinismi – e senza dimenticare in coda come acquistare il suo ultimo cd – ci spiega perché il titolo affibbiato alla presentazione (Povia a Ferrara per spiegare l’economia) sarebbe clamorosamente sbagliato. Perché, attenzione cari lettori, Povia non sarà a Ferrara a spiegare l’economia. Povia sarà a Ferrara a cantare l’economia. Rectius,”a cantare ciò che i più grandi economisti hanno detto e dicono da anni”.

Praticamente, scomodando ad esempio Guccini (dalla cui celeberrima, indignata canzone è tratto ignominiosamente il titolo di questa risposta), sarebbe come se chi canta in concerto Dio è morto non stia spiegando il grido di una generazione, o come se – semplifichiamo per Povia – Battisti che canta Emozioni non stia spiegando in musica cosa sono le emozioni.

Ma andiamo oltre, tralasciamo certi concetti per così dire controversi (di cui ha già scritto ampiamente Wired) che vagano nella mente del Nostro, e facciamo per qualche istante finta di assecondarlo. Dunque, Povia non spiega l’economia.

Eppure nel video afferma di aver “tentato di contraddire anche alcuni pensieri di Hayek e Mises”. Eppure ancora nelle interviste rintracciabili sul web spazia dalla zona euro (proponendo l’Uexit, dottrina poviana post Brexit) alle grandi lobby finanziarie che condizionano le nostre vite o quantomeno la sua e tante altre cose. Magari interessanti.

Il problema è che, qui sì che ipotizziamo noi una vera e propria teoria del complotto, c’è un Povia che sta manovrando contro Povia. E lui non lo sa. Un esempio tra tanti: questo misterioso Povia in una intervista ha affermato che “Attraverso le canzoni parlerò d’amore, economia e finanza” (Mondospettacolo.com). “Parlerò”.

Forse è lo stesso Povia che, sempre alle spalle di Povia, si era prodigato in quel sillogismo dell’amarezza che voleva la concentrazione di 7 miliardi di persone in uno stesso punto capace di provocare un sisma. È questa in fondo la grande accusa – perdonateci l’aggettivo qualificativo – che ha aizzato le furie dell’amico di Luca (quello che era gay).

“Era una provocazione per bimbiminkia” ci spiega oggi a tre anni di distanza (la boutade risale al gennaio 2014). Una provocazione quindi “per spostare l’attenzione sugli esperimenti della Corea”. Nel suo video-sdegno Povia ricorda che i test nucleari del regime di Kim Yon-un risalivano a “credo nel 2006, 2009, 2011”. Ecco svelato il mistero: per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su quei fatti lui ne parla otto, cinque e tre anni dopo. Se noi siamo “geni” per quel titolo, il maestro di “Vorrei avere il becco” è un genio a sua insaputa.

A sua insaputa è anche aruspice. Mentre esamina la viscere degli ascoltatori ricorda che l’ultimo esperimento nucleare in Corea risale “al 2016 con 5.3 o 5.6 di magnitudo”. Quindi ne parla due anni prima che succeda.

E mentre Nostradamus si rivolta nella tomba, ricordiamo magari a Povia che in una terra che il terremoto l’ha subito di recente, con tutti i suoi lutti, certe “provocazioni” suonano men che gradite.

Non ci resta che attendere il 17 febbraio per ascoltarlo alla Sala Estense spiegare, pardon cantare, di economia. Ci ha invitato, pur con offese, e noi ci saremo, senza offese nè pregiudizi. Ah, dimenticavamo: ordina il cd Nuovo Contrordine Mondiale a ufficiostampa@povia.net. Una copia 15 euro. Due copie 20 euro. In attesa del ritorno della lira.

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