Tresignana
2 Febbraio 2017
Si faceva consegnare bancomat e libretto pensione per verificarne la genuinità, poi scappava. Ora è in carcere a Bologna

Truffava anziani spacciandosi per dipendente delle Poste, arrestata

di Redazione | 3 min

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Nella prima mattinata di oggi, giovedì 2 febbraio, al termine di una mirata attività investigativa condotta dai carabinieri delle stazioni di Tresigallo e di Jolanda di Savoia (FE), i militari dell’Arma di Ferrara hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale estense che a carico di B.M., una donna italiana 46nne di San Benedetto del Tronto (AP) ma residente a Bologna da anni, già nota alle cronache per aver commesso diversi reati contro il patrimonio ed attualmente affidata ai servizi sociali.

L’arrestata, in due specifiche occasioni, per la precisione una ai primi di novembre del 2016 ed altra a gennaio del 2017, spacciandosi quale dipendente delle Poste Italiane si sarebbe introdotta all’interno di due abitazioni di persone anziane, appunto  Jolanda di Savoia e Tresigallo e, facendosi consegnare dalle vittime il libretto della pensione e tutte le banconote in loro possesso al fine di attestarne la genuinità, se ne è impossessata approfittando di alcuni attimi di distrazione da parte delle vittime. In tutto la truffa le ha permesso di racimolare un bottino da 2.600 euro.

L’attività investigativa posta in essere dalle due stazioni carabinieri, coordinate dalla Compagnia di Copparo, ha permesso di individuare con certezza l’autrice dei furti, riconosciuta grazie ad attività tecniche e intercettazioni, e quindi la successiva richiesta all’autorità giudiziaria di Ferrara per l’emissione di un provvedimento cautelare in carcere a suo carico.

Grazie anche all’ausilio dei colleghi della stazione dei carabinieri di Bologna “Mazzini”, è stato quindi organizzato un apposito servizio finalizzato all’individuazione ed alla successiva cattura della donna, individuata presso la propria abitazione ed arrestata. La donna, espletate le necessarie formalità di rito, è stata associata presso la Casa Circondariale di Bologna.

Al fine di contrastare il fenomeno delle truffe e furti ai danni di persone anziane, l’Arma ha organizzato e sta organizzando ancora diversi incontri con la cittadinanza al fine di informare le potenziali vittime dei reati che si verificano ai loro danni. I militari sottolineano costantemente la necessità di allertare tempestivamente il numero di pronto intervento “112” in caso di persone che si presentano alla porta quali addetti alla riscossione di tributi per conto di poste italiane, enti e associazioni di qualsiasi tipo, specie con riguardo ad associazioni di tipo benefico. Gli appartenenti alle forze dell’ordine quando operano presso i privati domicili (per perquisizioni o notifiche) sono sempre in uniforme e con autovetture di servizio con i colori d’istituto, quasi mai in borghese. In tal caso i carabinieri raccomandano sempre di diffidare, senza aprire la porta di casa a nessuno, e ribadiscono la necessità di chiamare immediatamente il “112”. Nel corso degli incontri che si ripetono costantemente, sono distribuiti agli anziani ed a tutti i partecipanti degli opuscoli contenenti alcuni semplici consigli per prevenire le truffe. Il motto è: meglio un falso allarme che una truffa od un furto andato a segno.

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