Sport
25 Gennaio 2017
Parla il vicepresidente: "Mi spiace sentire ringraziamenti al coach/ds, questa situazione è colpa sua"

Bondi, Cocchi: “Trullo ha fallito”

di Redazione | 4 min

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Andrea Bonacina, Tony Trullo e Marco Cocchi

Prima le decisioni, sofferte e difficili, poi i pensieri, i rimpianti, i dispiaceri e il giorno dopo… le riflessioni. Dopo il congedo da Tony Trullo e i saluti del coach all’ambiente, Marco Cocchi tiene a fare alcune precisazioni in casa Bondi.

“In tutta onestà – dichiara il vicepresidente – trovo ingiustificato l’atteggiamento nei confronti di Trullo da parte dell’ambiente. Dal punto di vista umano, concordo, nulla da eccepire, dal punto di vista sportivo mi spiace sentire ringraziamenti al coach/ds da parte della tifoseria, perché ritengo che se ci troviamo in questa situazione sia a causa sua”.

“Noi avevamo riposto in lui la nostra fiducia, – prosegue Cocchi – avevamo affidato a lui l’intera gestione sportiva, il nostro intento era quello di staccare il biglietto per accomodarci in tribuna a seguire una stagione tranquilla e delle partite emozionanti. Abbiamo scelto Trullo perché ci aveva garantito determinate situazioni: una salvezza tranquilla e forse anche qualcosa di più”.

Aspettative dunque totalmente disattese. Ad oggi la situazione della Pallacanestro Ferrara è complicata: una squadra senza allenatore, senza direttore sportivo, terzultima in classifica e non si esclude, una volta designata la nuova guida tecnica, la possibilità di mettere anche mano al roster.

“Dal punto di vista sportivo è un totale fallimento, – sentenzia Cocchi – un fallimento che ci sentiamo di imputare a Trullo, che ha pagato per le sue colpe. C’è comunque molto rammarico, specie da parte del presidente Bulgarelli, che aveva creduto moltissimo nella sua figura. Come società ritengo che la nostra pecca sia stata quella di non intervenire prima, ma abbiamo aspettato, perché dopo tutta la fiducia di cui avevamo investito il tecnico e direttore sportivo, non ci sembrava possibile di aver preso un abbaglio così grande. Siamo venuti a sapere di alcune situazioni troppo tardi, evidentemente la squadra Trullo non l’aveva in mano da diverso tempo: questa è una situazione grave, di cui lui non ci ha mai messo al corrente. Non so se per la presunzione di provare a risolverla in autonomia o perché non si fosse reso conto di quanto la situazione era in realtà problematica”.

“La verità, – Cocchi prosegue nella sua analisi – è che il progetto sportivo è fallito totalmente e in quanto dirigenza ci siamo visti costretti a prendere provvedimenti. Trullo ha scelto personalmente i giocatori del proprio roster, se questi non sono stati in grado di rendere come ci si aspettava o se il tecnico non è stato in grado di dirigere la squadra come si era prefissato ha comunque, in entrambi i casi, fallito. Il budget a sua disposizione era peraltro di un certo tipo, Trullo si è scelto totalmente la squadra, l’unico giocatore che si è trovato in rosa è stato Ibarra, che dal punto di vista comportamentale mi sembra sia stato ineccepibile. Soloperto era senza contratto, gli è stato fatto un contratto perché il coach ha orientato la propria scelta su di lui come secondo lungo per destinare risorse da altre parti. Io posso comprendere la simpatia e l’affetto nei confronti di Tony Trullo, ma non esistono i ringraziamenti dal punto di vista sportivo, non allo stato attuale dei fatti”.

Da ieri pomeriggio si lavora per la ricerca di un nuovo ds e un nuovo allenatore, ieri sera il colloquio con l’ex Pasi, già ds nell’annata sportiva scorsa (2015/2016), che parrebbe al momento l’indiziato più papabile per la carica di direttore sportivo, mentre per l’allenatore girano i nomi di Furlani, Fucà e Bechi.

Ancora però Cocchi non si espone: “Il presidente incontrerà nel pomeriggio un paio di allenatori con i loro procuratori. Al momento possiamo solo dichiarare con certezza che il profilo della persona che stiamo cercando è di un coach che non guardi in faccia a nessuno, un tecnico che azzeri tutto e riparta da zero, che abbia la forza e le capacità per rivoltare la situazione. Oggi sono tutti in discussione, – sottolinea perentorio il dirigente biancazzurro – il nuovo tecnico non dovrà farsi remore nel prendere decisioni importanti, affrontando chi rema contro ed eventualmente mettendolo fuori squadra”.

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