Porto Garibaldi. Ufficialmente costituita il 28 settembre 2015, la Lavanderia Girasole, con sede a Porto Garibaldi, ha avviato l’attività nel marzo 2016, grazie all’impegno di 15 soci lavoratori, di cui 12 donne, che hanno investito i loro ammortizzatori sociali in una cooperativa per salvaguardare il proprio posto di lavoro. I lavoratori, infatti, prestavano servizio nella lavanderia industriale di Comacchio chiusa nel 2013 a seguito della riorganizzazione di Servizi Ospedalieri Spa, società controllata al 100% da Manutencoop, attiva nel settore del lavanolo per il comparto sanitario.

La nascita di Girasole è stata supportata da Legacoop, che è riuscita ad inquadrare l’iniziativa imprenditoriale come un caso di workers buyout, formula economica che consente ai lavoratori di rilevare la propria impresa costituendosi in cooperativa. Fondamentale si è rivelato l’apporto finanziario di Coopfond (fondo mutualistico alimentato dal 3% degli utili annuali di tutte le cooperative aderenti a Legacoop) e di Cfi (investitore istituzionale partecipato dal Ministero dello Sviluppo Economico) che hanno consentito l’investimento di quasi 1 milione di euro, necessario ad avviare l’attività.

Oggi la Lavanderia Girasole si appresta a chiudere il primo bilancio di attività, con un fatturato previsto per il 2016 attorno agli 800.000 euro e 3 nuove assunzioni.

Il contributo, pari a 20.000 euro, erogato dalla Camera di Commercio e dal Comune di Comacchio sul bando per l’Attrazione e lo sviluppo di nuove attività produttive, ha consentito alla Cooperativa Lavanderia Girasole di completare gli investimenti in macchinari, rendendo possibile l’ampliamento della linea di lavaggio della biancheria.

“Questo bando – ha commentato Matteo Tomasi, Presidente della Cooperativa – è stato un importante segnale da parte del territorio. Avviare un’impresa richiede coraggio e sapere di poter contare sul supporto dell’Amministrazione comunale e della Camera di Commercio, oltre che della nostra Associazione di categoria, è per noi fondamentale”.