Spettacoli
20 Gennaio 2017
La cantante si racconta in vista del debutto al teatro Nuovo: "Io, donna solitaria in mezzo agli uomini"

Il tour di Arisa parte da Ferrara: “Non vedo l’ora”

di Elisa Fornasini | 4 min

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Non chiamatela artista multitasking, “faccio solo quello che mi piace”. E così in meno di nove anni è diventata cantante, attrice, scrittrice, personaggio televisivo. Arisa si racconta in vista dell’esordio a Ferrara del suo nuovo tour “Voce 2017” che farà tappa al teatro Nuovo sabato 21 gennaio alle 21. Un vero e proprio debutto dopo la data zero a Cascina (Pisa) dove ha proposto un concerto ‘ridotto’ a causa del furto dell’attrezzatura.

La razzia non basta a smorzare l’entusiasmo della 34enne Rosalba Pippa, pronta a ricaricare le batterie sul campo dopo l’ultima fatica a X Factor come “unica giudice donna in mezzo agli uomini”. Il rapporto con l’universo maschile non è l’unico tema di cui ci ha voluto parlare Arisa durante l’intervista telefonica dove ci ha svelato, tra le altre cose, come sia cambiato il suo senso della “sincerità”, titolo della canzone che l’ha resa celebre al grande pubblico nell’edizione 2009 di Sanremo.

Sabato è ufficialmente la prima data del suo nuovo tour, è anche la sua prima volta a Ferrara? Cosa si aspetta dalla città e, di conseguenza, cosa deve aspettarsi il pubblico da questo live?

E’ la prima volta che vengo a Ferrara e non vedo l’ora. Arrivo senza grandi aspettative perché amo sorprendermi e poi sono gli spettatori che devono aspettarsi qualcosa da me. Per loro ho in serbo uno spettacolo di grande musica, uno spettacolo interattivo, onesto, sincero, grintoso, emozionante, cangiante. Gli aggettivi sono infiniti ma la cosa che mi piace di più è che l’esibizione non si limita al palco ma coinvolge tutto il perimetro del teatro. Non ci sono distanze tra noi e il pubblico, tra me e i musicisti, tutti delle vere eccellenze con cui ho instaurato una grande complicità. Presenteremo un recital costruito sulla storia di una ragazza che, non avendo l’amore fisico, lo trova in tante cose della vita. Ho inserito anche una parte medley con Andrea D’Alessio, il beatbox che ha spopolato a X Factor, che offrirà uno sprint di modernità in più.

C’è un brano dell’ultimo album (Guardando il cielo, ndr) a cui si sente particolarmente legata?

Sono affezionata a tutti i brani, in questi pochi anni di carriera ho fatto 60 inediti perché ho tanto da raccontare, sento la necessità di comunicare e attraverso queste canzoni penso di esserci riuscita. Ogni pezzo racconta una storia della mia vita, che poi è la vita di tutti, che mi ha fatto riflettere e fatto sentire l’urgenza di essere raccontata. Ad esempio “La Notte” ha unito anime in tutto il mondo perché se una cosa è vera ed esce dal cuore è difficile che non ti coinvolga. Ecco, scrivo canzoni che escono direttamente dall’anima.

All’inizio della sua carriera il suo mantra era ‘sincerità’, qual è la parola chiave che definisce la nuova Arisa?

Rimane la sincerità con me stessa ma è la qualità che è cambiata. Non è più una sincerità distruttiva a qualsiasi costo ma una sincerità più matura che a volte si preserva. In tv, come nella vita, ho imparato che le persone utilizzano la tua schiettezza per puntarti il dito contro: tanta gente ti ama ma quella che non ti ama diventa aggressiva. Io sono molto sensibile, altrimenti non farei il mio lavoro in questo modo, ma sono anche una persona solitaria e quando esco, di casa o sui social, prendo delle cantonate. Così ho imparato a preservarmi, a dare alle persone il buono di me ma non tutto, solo quello che può arricchire gli altri. Forse le parole chiave sono proprio queste: love yourself e preservati.

Ha citato il mondo televisivo, come giudica la recente esperienza a X Factor?

E’ stata un’esperienza impegnativa, intensa, ma sicuramente positiva. Ho avuto a che fare con tre uomini (gli altri giudici del talent show: Manuel Agnelli, Álvaro Soler e Fedez, ndr) ed ero diventata il simbolo delle donne perbene che devono affrontare gli uomini. Ma gli uomini li prendi per il sesso, per la gola o non li prendi per niente. Per me gli uomini e le donne non sono uguali, sono divisi da una cosa fondamentale che è l’istinto materno. La possibilità di creare ci dà una magnanimità di fondo. Se diventerò mamma in futuro? Non lo so, non lo decido io, ci vuole una concomitanza di eventi.

Cantante, attrice, scrittrice, personaggio televisivo, forse un giorno madre: si definisce un’artista multitasking?

Non saprei come definirmi, faccio quello che mi piace. Alcuni giorni sento un istinto del terremoto, anche se non si dovrebbe nominare considerate le recenti tragedie, dentro di me. In pratica se non faccio delle cose mi sento nervosa. E mi piace dipingere, guardare film in lingua, leggere parecchio, andare al cinema e al balletto, parlare con gente straniera, assaggiare cibi diversi. In una parola: imparare.

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