Comacchio. Il Museo Delta Antico di Comacchio procede spedito verso l’apertura. Sono stati, infatti, avviati i lavori di pulitura del blocco di marmo decorato, di circa due tonnellate, rinvenuto lo scorso anno in Valle Pega a seguito delle operazioni di scavo effettuate sotto la direzione dell’archeologo Mario Cesarano, oggi alla Soprintendenza Archeologica della Campania, e dalla sua equipe di studiosi.
Con la supervisione della Sovrintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, infatti, il grosso blocco quadrangolare e le altre tre lastre ritrovate nello stesso sito sono state portate all’esterno dell’ex Ospedale degli Infermi, dove nel frattempo erano state custodite in attesa del restauro, per essere sottoposte alla pulizia superficiale della terra di scavo attraverso un sistema di pulitura con acqua nebulizzata.
Ad una prima analisi delle decorazioni, rinvenute in particolare sul blocco di marmo più grande, i reperti archeologici sono stati datati all’età Giulio-Claudia (tra il 30 ed il 50 d.c.), ma l’attuale intervento, che avrà luogo per alcuni giorni, potrebbe riportare alla luce nuove iscrizioni utili ad una più precisa ricostruzione storica. Per l’Amministrazione Comunale l’avvio di queste operazioni di restauro significa un ulteriore passo nell’allestimento del Museo Delta Antico, all’interno del quale, a seguito dell’apertura prevista per la prossima primavera, troveranno posto insieme agli altri tesori, anche i reperti rinvenuti in Valle Pega.
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