Cronaca
27 Settembre 2016
Nel gennaio 2015 due uomini di Bondeno parteciparono a un colpo contro il figlio dell'imprenditore Bernardo Bassan

Condanne ridotte in appello per il tentato sequestro

di Redazione | 2 min

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indexErano stati condannati rispettivamente a 6 anni e a 7 anni e 4 mesi di reclusione Gianfranco Gallani e il figlio Antonio, entrambi di Bondeno, per il tentato sequestro del figlio 14enne della famiglia Bassan-Bassetto, a Thiene nel gennaio 2015. Ma la Corte d’Appello di Venezia ha ridotto le pene per entrambi, portandole rispettivamente a 5 e 6 anni.

Con loro era stato condannato anche Massimo Silvestrin, 42enne, ex barista di Pojana Maggiore, considerato la mente della banda. Anche per lui pena ridotta in appello, da 8 anni e 8 mesi a 7 anni.

A riportare l’esito del processo d’appello è Il Giornale di Vicenza che dà conto anche della volontà degli avvocati difensori di presentare ricorso per Cassazione.

Se le pene detentive sono state ridotte, c’è invece la conferma del risarcimento: 60mila euro a favore del giovane allora 14enne che avrebbero voluto rapire, e 40 mila a testa per entrambi i  genitori.

I tre erano stati arrestati in flagranza dai carabinieri del Ros a Thiene il 27 gennaio scorso mentre tentavano di sequestrare il figlio di Bernardo Bassan, noto imprenditore veneto specializzato nella produzione e commercializzazione di birre. Secondo l’impianto accusatorio – confermato anche in appello – la banda mirava al sequestro del figlio per chiedere un riscatto da 600mila euro. L’inchiesa era partita dal fermo di una donna rodigina che rivelò di aver rifiutato la proposta dei tre di affiliarsi alla banda.

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