La sanità a Ferrara taglia posti letto e dopo la denuncia del sindacato Fials, riportata da Estense.com, ora anche la politica inizia a chiedere chiarimenti e a pretendere risposte.
E’ il caso del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, che ha subito presentato un’interrogazione alla giunta della Regione Emilia Romagna.
“Vogliamo vedere i conti del Piano strategico provinciale del triennio e capire se siamo (di nuovo) di fronte ad una politica di tagli di posti letto e servizi, che sta interessando la nostra provincia, come già accaduto in passato. In particolare, l’assessore alla Sanità, Sergio Venturi, deve riferire in merito ai 62 posti letto tagliati nelle strutture ferraresi durante l’estate”. Attende dunque risposte chiare, Fabbri, dopo i numeri pubblicati dalla stampa, in merito alla riduzione di complessivi 62 posti negli ospedali della provincia, durante il periodo estivo.
In particolare, Fabbri chiede di fare luce sulla riduzione di 10 posti di medicina specialistica, 6 di neurochirurgia, 11 di pneumologia e cardiologia, 10 di chirurgia specialistica e vascolare, come risulterebbe dalle cifre fornite dall’Ausl di Ferrara dal 30 maggio in poi. Oltre ai 28 posti (in meno) facenti capo all’Azienda ospedaliera di Ferrara. Più precisamente: 8 di piastra chirurgica, multidisciplinare e intensiva a Cento; 8 di Lpa, chirurgia, ginecologia ed ortopedia ad Argenta, ed altri 12 tra chirurgia, multidisciplinare e terapia intensiva all’ospedale del Delta.
“Si tratta di 62 posti totali – ricorda Fabbri – tagliati durante il periodo estivo, e sui quali nessuno ha fatto finora chiarezza sul loro possibile reintegro. Va considerato anche il disagio di chi, come nel caso dei cittadini di Bondeno, non ha ancora visto ripristinare dai giorni del terremoto alcuni servizi, prima presenti al Borselli. Con i cittadini costretti a rivolgersi altrove (fuori provincia, o addirittura fuori regione) per avere accesso a prestazioni specialistiche”.
Fabbri chiede ora espressamente alle due aziende ferraresi (sanitaria e ospedaliera) e alla Regione di fare chiarezza su possibili altri tagli previsti, sui conti e i risparmi ottenuti nel Piano triennale provinciale, augurandosi che la nuova gestione della sanità non sia improntata, come già accaduto in passato, “su sprechi e tagli. In quanto, la salute dei cittadini è un diritto che deve essere garantito”.
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