Si erano specializzati nelle rapine in banca con sequestro di persona, grazie alle quali solo nel 2015 erano riusciti a incassare quasi 300mila euro attraverso numerosi colpi negli istituti di credito del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Ma i quattro rapinatori sono stati fermati e arrestati questa mattina dai carabinieri di Venezia, alla conclusione di un accurato lavoro di indagine in collaborazione con le centrali di Ferrara, Modena e Prato.
A finire in manette sono due uomini catanesi, Marco di Mauro, 52 anni, e Francesco Guardo, 25 anni, il 47enne di Chioggia Andrea Gibin e il 51enne milane Stefano Voltolina, mentre due donne, Serena Gibin e Silvia Ravagnan, sono state sottoposte agli arresti domiciliari. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la banda sarebbe responsabile di numerosi colpi tentati o messi a segno tra l’autunno e l’inverno del 2015, tra cui una tentata rapina alla filiale Carife di Porto Viro, il 19 novembre e una rapina alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Copparo.
Proprio in seguito a quest’ultima rapina, le attività tecniche svolte dai carabinieri di Ferrara intervenuti sul posto hanno permesso di identificare tutti i principali protagonisti del reato. Le indagini sono poi proseguite insieme all’Arma di Venezia quando sono emerse le prime similitudini con le precedenti rapine, tutte avvenute nella regione veneta.
La banda era solita recarsi più volte sul posto prima di passare alla fase operativa, effettuando numerosi sopralluoghi per cercare di individuare i percorsi più agevoli e le eventuali falle nei sistemi e nelle procedura di sorveglianza. Una volta pronti all’azione, i quattro facevano irruzione negli istituti di credito e sequestravano gli impiegati e i clienti, rinchiudendoli nei bagni o negli sgabuzzini per poi procedere con tutta calma a svuotare cassette di sicurezza e casseforti.
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