di Serena Vezzani

Cento. Si è celebrata stamattina, presso la chiesa di San Lorenzo, alle 11.30, la messa promossa dalla parrocchia e dalla comunità islamica centesi in commemorazione di padre Jacques Hamel, pastore di Rouen ucciso lo scorso 26 luglio da un atto terroristico durante la funzione.

Un’iniziativa che ha voluto così incoraggiare il “dialogo interreligioso e la solidarietà” ha dichiarato don Stefano Guizzardi, della parrocchia di San Biagio. E citando San Giovanni Paolo II, “il dialogo non ignora le differenze ma non cancella la medesima condizione di pellegrinaggio in cui ci troviamo tutti su questa Terra”. Perché, ha ribadito il monsignore, “tutti siamo figli di un unico padre, tutti siamo fratelli e sorelle”.

Grande la partecipazione di entrambe le comunità di fedeli, che dopo la messa si sono radunati in piazza Guercino; un “momento d’incontro necessario per dire no all’individualismo e all’egoismo” ha ribadito il vicesindaco Simone Maccaferri, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, “per sottolineare l’importanza di integrazione dei valori locali in quelli culturali universali. Compito della politica è quello di fornire incentivi formativi e di dialogo per la promozione di un nuovo modo di vivere, di tolleranza e rispetto”.

Hanno poi seguito gli interventi di un imam del centro culturale islamico centese, che ha recitato alcuni passi del Corano: “La parola ‘musulmano’ deriva da ‘pace’: come può l’Islam significare pace e terrorismo insieme? Come un triangolo non può avere quattro angoli, così la nostra religione non ha nulla a che vedere con gli attentati di questi anni. Non possiamo pitturare tutti con lo stesso pennello”.