Cronaca
3 Maggio 2016
Aveva praticato infusioni di ossigeno e ozono a un giornalista che si era finto atleta amatoriale. Nel 2011 venne squalificato per 6 anni

Ex medico della Spal a processo per doping

di Daniele Oppo | 2 min

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Foto di Rob Sinclair/Flikr/CC BY SA 2.0

Foto di Rob Sinclair/Flikr/CC BY SA 2.0

Nel marzo del 2011 il Tribunale nazionale antidoping del Coni lo squalificò per 6 anni, condannandolo anche a 5mila euro di multa per “pratiche illecite”, nello specifico infusioni di ossigeno e ozono per migliorare prestazioni sportive. Ora, il medico ferrarese Alberto Lugli si difende in tribunale dall’accusa di doping.

La vicenda nasce dall’inchiesta del mensile ‘Cycling Prò’ pubblicata tra 2009 e 2010: un giornalista si era presentato come un atleta amatoriale e aveva chiesto – e ottenuto – di essere sottoposto a una infusione di ossigeno e ozono per migliorare le proprie prestazioni sportive. Da lì nacque il processo davanti al tribunale del Coni dove Lugli – ex medico sociale della Spal nell’annata in C1 dal 2003 al 2004 e della Carife Volley in A2 maschile dal 2004 al 2006 – venne condannato alla sospensione per 6 anni, al pagamento delle spese del procedimento (1.500 euro) e a una sanzione economica a favore del Coni di 5 mila euro.

Secondo la procura di Ferrara quella condotta costituirebbe non solo un illecito sportivo ma anche un reato penale punito dalla legge 376 del 2000 e per questo Lugli – difeso dall’avvocato Gisella Rossi – si trova a processo per aver eseguito pratiche mediche al fine di alterare prestazioni agonistiche. Ma è proprio su questo che, con molta probabilità, si giocherà almeno una parte della difesa. Durante le precedenti udienze il giornalista autore dell’inchiesta ha specificato di essersi presentato come sportivo amatoriale – e le indagini non hanno fatto emergere altri casi simili (il luogotenente del Nas chiamato a testimoniare ha anzi osservato che il macchinario per le infusioni risultasse praticamente inutilizzato) – mentre la norma punisce il doping riferito alle attività sportive definite agonistiche che sono, in generale, quelle organizzate da enti riconosciuti dal Coni o comunque dalle federazioni sportive nazionali ma non le attività di tipo amatoriale.

Durante la prossima udienza verrà sentito il medico stesso e si dovrebbe arrivare a sentenza.

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