Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Spath pubblica su facebook una foto choc di un bimbo associandola al Gay Pride di Roma e accusa i manifestanti di strumentalizzare i minori. Ma l’immagine, risalente ad anni prima e scattata in Brasile, non c’entra nulla con la parata per i diritti omosessuali. Ecco allora che alla serie di commenti di sostegno (tanto che alcuni lo vorrebbero un domani sindaco), si aggiungono – una volta ‘smascherato’ l’involontario fake – dure critiche da parte di esponenti del mondo Lgbt.
La prima versione postata da Spath si apriva con la concessione di voler “riconoscere tutti i diritti individuali, per combattere le discriminazioni, e creare una società più giusta. A tutto tondo”. Per poi puntualizzare, alla luce della foto (un ragazzino mezzonudo e truccato), che “di sicuro non sarà quella rappresentata dagli eccessi del Gay Pride di Roma che ci ha regalato scene di ostentata depravazione”. Una società “arrivata alla cosa più ignominiosa: la strumentalizzazione dei bambini. È violenza anche questa, è raccapricciante volgarità. No, i bambini non si toccano!”.
Dopo la scoperta che quell’immagine con il Pride di Roma non c’entra niente, il consigliere corregge la mira, scusandosi e specificando che si tratta di foto “scattata in analogo “pride” in Brasile”, per trarre però identiche conclusioni: “Le scene depravate del Pride di Roma le abbiamo viste tutti. E immagini come queste, ovunque nel mondo accadano, gridano vendetta […]. Per me un’immagine del genere assume una connotazione di semi-pedofilia che va condannata. Senza distinzioni”. Ecco allora, dopo una serie di commenti disgustati dalle supposte follie romane, la prima reprimenda: “Posto che usare bambini per strumentalizzare è davvero un’azione criminale – scrive un lettore -, anche usarla a sproposito ritengo lo sia. Ancora una volta una brutta caduta di stile. Verifica le fonti prima di fare pessima figura”.
Interviene, prima di essere bannato dalla pagina, anche Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay: “caro Spath, sei un bugiardo fanatico e come il tuo amichetto della cordata antigay Filippo Savarese capetto di Manif pour Tous Italia, diffondi menzogne e immagini alla ***** perché non hai argomenti. Il giochetto è semplice, si pesca una immagine qualsiasi da internet, e la si posta con un commento finto indignato, tanto di boccaloni che abboccano ce ne sono sempre. Giù le mani dai bambini caro Spath, tu e gli altri fanatici li usate in maniera disgustosa per camuffare la vostra pochezza intellettuale siete contro i gay, abbiate almeno il coraggio e la coerenza di dirlo apertamente”, aggiunge Romani, per proseguire con francesismi che non vale la pena riportare.
Replica Spath, che fa ammenda della fonte sbagliata ma che specifica che a suo modo di vedere “la questione non cambia: strumentalizzare bambini e creare eccessi e ostentazione non sarà mai la strada che condivido. Per il resto massima apertura nel solco delle norme e leggi a tutti noi comuni.
Ma Romani non ci sta a derubricare tutto a un banale errore e si chiede, a contrariis, se “io postassi una foto di un bambino sgozzato e scrivessi «certo che questi di Fratelli d’Italia esagerano nei loro festini»” e «ops la foto non è stata scattata a un loro festino però esagerano lo stesso» tu Spath lo chiameresti banale errore sui social network?”.
Il presidente di Arcigay alla fine si congeda pubblicando una foto del Pride di Roma (quella riprodotta a fianco): “te la regalo io un’immagine del pride di Roma, e fattene una ragione”.
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