Si è aperta ieri, ufficialmente, con una giornata tutta al femminile, l’undicesima edizione di Biografilm Festival | International Celebration of Lives, il primo evento internazionale interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita.
Al Cinema Lumière (Sala Scorsese) si è tenuta l’anteprima italiana di Iris, il nuovo film del compianto maestro del direct cinema Albert Maysles che ritrae a colori vivaci la 93enne Iris Apfel, ormai da sessant’anni interior designer e fashion guru della Grande Mela. Un film sulla creatività, sulla potenza di uno spirito libero, ispirato, inesauribile, primo appuntamento dell’omaggio che Biografilm dedica quest’anno a Maysles: sabato 6 saranno proiettati anche Gimme Shelter, storico documentario sui mitici Rolling Stones e la pietra miliare Grey Gardens, un ritratto inedito di Jackie Kennedy attraverso lo sguardo e le parole di sua zia Edith Bouvier Beale e sua cugina Edie. Sarà ospite di Biografilm e prenderà parte a tutte le proiezioni dell’omaggio Rebekah Maysles, figlia di Albert. All’anteprima di Iris parteciperanno anche Gillian Walker, moglie di Maysles e la co-produttrice del film Laura Coxson.
Stasera, al Cinema Arlecchino si è tenuto l’evento d’apertura del Festival con l’anteprima italiana, a poche settimane dalla première mondiale a Cannes, in collaborazione con Nexo Digital e Good Films, di Amy – The Girl Behind the Name, il documentario su Amy Winehouse diretto dal regista premio BAFTA Asif Kapadia (Senna, The Warrior). Amy sarà distribuito in Italia il 15, 16 e 17 settembre da Nexo Digital e Good Films per celebrare quello che sarebbe stato il compleanno della cantante, nata il 14 settembre del 1983.
Altro appuntamento al femminile della giornata infine è stata la proiezione di The Second Mother (in uscita in questi giorni nelle sale italiane per BIM Distribuzione con il titolo È arrivata mia figlia, già presente a Ferrara alla Sala Boldini, da ieri) alle ore 21 al Cinema Lumière (Sala Scorsese) alla presenza della regista Anna Muylaert.
Primo film della sezione Biografilm World Wide, che presenterà sia documentari che film di fiction, The Second Mother intreccia una profonda riflessione sul rapporto madre-figlia e di come le differenze sociali e generazionali influenzino i nostri destini: Val è impiegata come domestica presso una ricca famiglia di San Paolo. Per questo Jessica, sua figlia, è cresciuta lontana da lei. Allo stesso tempo è diventata una seconda madre per Fabinho, il bambino a cui ha fatto da balia. Una sorta di precario equilibrio, almeno finché Jessica annuncia il suo arrivo in città per entrare all’Università di San Paolo.
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