Incendio nella notte. Coinvolte tre auto
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per sedare un incendio partito da un'auto che poi ha coinvolto altre due vetture
Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per sedare un incendio partito da un'auto che poi ha coinvolto altre due vetture
Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo
Nel pomeriggio di venerdì 17 maggio la Polizia di Stato ha rintracciato una persona agli arresti domiciliari, che si era allontanata dal proprio domicilio non rispettando i dettami della misura a cui era sottoposta
“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.
Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio
È una storia infinita quella che vede contrapposti un ex parroco della provincia ferrarese e un padre di famiglia di origine serba, che dopo il suo arrivo in Italia fu ospitato tra le mura domestiche del sacerdote, all’epoca ancora appartenente ai ranghi del clero. Uno scontro in atto almeno dall’inizio del 2013, quando il cittadino serbo accusò il prete di molestie sessuali nei confronti del proprio figlio di appena tre anni, con conseguente condanna del ‘don’ a un anno e quattro mesi e sospensione ‘a divinis’ da parte del vescovo Luigi Negri.
Ma proprio mentre era in corso l’inchiesta per pedofilia, il religioso passò al contrattacco con denunce di ogni tipo verso il suo ospite sgradito: da una querela per violenza privata in casa a quella per diffamazione per la pubblicazione dei presunti video hard che ritraevano il parroco in compagnia del suocero del suo ‘nemico’: filmati che secondo il parroco furono registrati dopo che i due lo drogarono facendogli così perdere ogni sorta di autocontrollo. Una vicenda che tornerà in tribunale a metà giugno, quando il gip Monica Bighetti deciderà se rinviare a giudizio il cittadino serbo. Nel frattempo la procura ha acquisito il video ‘proibito’ e secondo indiscrezioni non mancano gli elementi che farebbero traballare la versione dell’ex parroco, il cui presunto stato di alterazione causato da droghe sarà tutto da provare.
Ieri, la nuova puntata della vicenda: il pm Ciro Alberto Savino ha infatti depositato la richiesta di rinvio a giudizio per il cittadino serbo, accusato dal prete di estorsione e calunnia. Il tutto, ancora una volta, ruota attorno ai presunti ‘vizietti’ del parroco, che afferma di essere stato ricattato dal suo ospite per intestargli la casa, in cambio del suo silenzio riguardo alle molestie sessuali al figlio. Molestie che l’ormai ex parroco continua a negare con forza, al punto da aver denunciato l’altro anche per calunnia. Accuse che dovranno essere valutate assai attentamente dal tribunale, visto che già il magistrato Savino chiese l’archiviazione del fascicolo, ma il gip Piera Tassoni si oppose e dispose l’imputazione coatta. Un provvedimento a cui la procura si oppose tramite un ricorso in Cassazione, ma senza successo: da qui la richiesta di rinvio a giudizio ufficializzata ieri mattina.
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