Sant’Agostino. “Ieri sera abbiamo trovato il pesce che avevano lasciato nascosto nel canneto, poi stamattina siamo tornati a vedere e abbiamo tolto le reti che abbiamo trovato liberando il pesce”. È questo il racconto di uno dei cittadini che, in collaborazione con la Forestale, ronda ogni notte gli argini del cavo Napoleonico dove è stato scoperto un tentativo di pesca di frodo in via Frutteti, tra San Carlo e Casumaro, “dalla parte opposta della chiusa”.
Ad essere stati rinvenuti, spiegano, sono stati circa 15 quintali di pesce, “ma solo per quanto riguarda quelli nella rete che abbiamo liberato, perché di morti erano probabilmente altri 30 quintali”. La scoperta delle reti è avvenuta ieri mattina intorno alle 8, contestualmente all’allertamento del Corpo Forestale i cui agenti si sono recati sul posto per i rilievi del caso.
“Siamo solamente un gruppo di pescatori che tiene al pescato”, racconta il cittadino per spiegare la motivazione del suo gruppo, non costituito in associazione, che ha effettuato la scoperta. “Collaboriamo ogni giorno con la Forestale e l’Aup, abbiamo rimosso le reti appena le abbiamo trovate, contattandoli nel frattempo. Questa è la prima nostra scoperta di questo tipo”.
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