Che l’esperimento ‘a gravità zero’ di Paolo Zamboni non era definitivamente andato in fumo l’aveva già assicurato l’Agenzia Spaziale Italiana, all’indomani dell’esplosione del razzo aerospaziale Antares: “Sono già “stati avviati immediati contatti con la Nasa per attivare da subito tutte le procedure necessarie per assicurare la ripianificazione di due dei nove esperimenti destinati alla missione Futura di Samantha Cristoforetti”. Uno di quei due esperimenti era appunto Drain Brain, attraverso cui lo scienziato ferrarese Zamboni punta a testare nuovi sistemi di monitoraggio clinici in condizioni straordinarie: in totale assenza di gravità.
Nella navetta Soyuz che ha portato la missione Futura, capitanata dall’italiana Samantha Cristoforetti, è infatti presente anche tutta la strumentazione necessaria agli studi di Zamboni. Il razzo è partito dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ed è entrato nell’orbita terrestre circa 20 minuti dopo il lancio. La missione raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale dopo qualche ora di volo e il team della Cristoforetti, di cui fanno parte anche il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts, vi resterà per circa sei mesi.
Per gli studi di Zamboni l’esperimento servirà a quantificare il ritorno venoso cerebrale in condizioni straordinarie (assenza di gravità) e validare strumenti diagnostici che rappresentano una novità assoluta, e che, una volta “atterrati in ambulatorio” potrebbero risultare utilissimi per le persone malate di insufficienza venosa cronica cerebrospinale, ma anche per pazienti cardiopatici. A sorvegliare sul corretto andamento della missione vi è la Cristoforetti: ingegnere e capitano dell’aeronautica che a 37 anni è la prima donna italiana ad andare nello spazio e il primo astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana a prendere parte in una missione di lunga durata.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com