Chiuso il Ferrara Food Festival. Gli organizzatori: “Grande successo”
Si è conclusa con "grande successo" - dicono gli organizzatori - la quinta edizione di Ferrara Food Festival, tenutasi nel centro storico di Ferrara dal 31 ottobre al 2 novembre
Si è conclusa con "grande successo" - dicono gli organizzatori - la quinta edizione di Ferrara Food Festival, tenutasi nel centro storico di Ferrara dal 31 ottobre al 2 novembre
Secondo pari consecutivo per l'Ars et Labor che, nel big match del 'Zucchini' di Budrio, non va oltre lo zero a zero e impatta contro il Mezzolara
Si è spento a 84 anni Giovanni Galeone, allenatore della Spal in Serie C1 nel triennio dal 1983 al 1986
Alla fine, i titoli di coda. I soci dell’associazione Cittadini del Mondo, sabato mattina (1° novembre) hanno fatto gli scatoloni, mettendo sul furgone tutto quello che negli anni era diventato parte della sede storica, da oltre trent’anni in via Kennedy, per spostarsi temporaneamente in via Mura di Porta Po, dove l'associazione Viale K darà loro ospitalità con uno spazio in cui fare base
Momenti di tensione, intorno alle 20 del 1° novembre, in un palazzo di via Fermi, nei pressi delle case Acer, dove una violenta lite tra due conviventi sarebbe degenerata in un accoltellamento reciproco. A fronteggiarsi, secondo le prime informazioni, una donna di 45 anni, residente a Codigoro, e il suo compagno di origini magrebine
Bondeno. “È una trattativa tra privati” si sente spesso dire, soprattutto da parte dell’amministrazione comunale di Bondeno, riguardo al complesso iter di trasformazione industriale dell’area ex zuccherificio che vede impiegati Finbieticola (proprietaria dell’area), Enumplan (per la realizzazione del progetto) e la società Thomas Food (che dovrebbe costruire un pastificio). Ma qualcuno la pensa in maniera diametralmente opposta.
“Non è affatto vero, come sento dire, che la riconversione industriale dell’ex zuccherificio di Bondeno sia una mera questione tra privati – afferma l’ex consigliere provinciale Udc, nonché ex sindaco di Bondeno Davide Verri -. È vero l’esatto contrario: i fondi pubblici stanziati dalla Ue per il progetto, si parla di circa 60 milioni di euro, e gli accordi sottoscritti tra proprietà ed istituzioni conferiscono all’intera operazione un indiscutibile ‘status’ pubblico, tale da richiedere la massima trasparenza”.
A supporto della sua posizione Verri passa poi a un piccolo excursus storico: “La vicenda di Bondeno parte infatti dalla riforma ‘Ocm Zuccheri’ introdotta nel 2006 – anno di chiusura dell’impianto – con cui si prevedeva un regime di indennizzi per gli zuccherifici che rinunciavano alle proprie quote di produzione e sceglievano di riconvertire i propri impianti. Il Piano di riconversione del 2007 metteva pertanto a disposizione cospicui fondi pubblici per la riconversione dell’impianto dell’allora Italia Zuccheri. La scissione deliberata dai soci (Co.Pro.B. e Finbieticola) di Italia Zuccheri S.p.a. nel 2008 non ha fatto venir meno gli obblighi assunti, ma ha posto chiaramente in capo a Finbieticola Bondeno Srl – società del Gruppo Terrae, proprietaria del sito – il compito di utilizzare quelle ingenti risorse per smantellare l’impianto, bonificare l’area e portare a termine la riconversione industriale per recuperare parzialmente i tanti posti di lavoro persi”.
A sostegno della indubbia valenza pubblica e strategica dell’intervento, secondo Verri, depone il fatto che Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio, sindacati, associazioni agricole, Sipro “hanno sottoscritto con Finbieticola, facendosene garanti, un Accordo di Programma che poneva in capo a quest’ultima l’onere di predisporre in tempi stretti un progetto di riconversione dell’impianto che creasse nuova occupazione”. “La questione tra privati, a cui oggi si fa incomprensibilmente ricorso – spiega Verri – riguarda esclusivamente il rapporto tra Finbieticola ed Enumplan, società quest’ultima a cui pare sia stata commissionata, nel 2010, la realizzazione del fantomatico mega-pastificio di cui si parla in tutta Europa e che costituisce l’ultima ipotesi di riconversione in ordine di tempo”.
“Ora però la misura è colma – ammonisce l’ex sindaco di Bondeno – è giunto il momento di fare chiarezza per evitare che questa vicenda, dai toni farseschi, si trasformi in una beffa per tutta la nostra comunità. È necessario denunciare al Ministro dell’Agricoltura quanto sta avvenendo per ottenere chiarezza: qual è la situazione del pastificio? Che rapporti intercorrono tra l’attuale proprietà ed Enumplan? Quanti sono i fondi pubblici messi a disposizione per Bondeno? Quanti ne sono stati spesi per la demolizione e la bonifica, quanti ne restano per la riconversione industriale e per la Cassa integrazione?”.
“In questa vicenda, tutta italiana – conclude polemicamente Verri -, sembra che ognuno sia preoccupato di non rimanere col cerino in mano: la Regione tentenna, la Provincia di Ferrara si è adoperata solo per la riconversione di Pontelagoscuro, le associazioni agricole non sollevano la questione, i sindacati sono preoccupati per la proroga della cassa integrazione, ma non alzano un dito per smuovere le cose, e le forze politiche latitano”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com