Saranno Massimo Cacciari e Marco Bertozzi a presentare venerdì 21 marzo alle 18,30, nel Salone dei Mesi di palazzo Schifanoia (via Scandiana 23) gli atti della XIV Settimana di Alti Studi organizzata dall’Istituto di Studi Rinascimentali nel 2012 e dedicata a ‘I molti Rinascimenti di Aby Warburg’. L’incontro, inserito nel ciclo di conferenze ‘Schifanoia: il salone mostra i suoi mesi’, promosso dallo stesso Istituto di Studi Rinascimentali in collaborazione con i Musei civici di Arte antica, offrirà l’occasione per ripercorrere gli interventi degli studiosi presentati nel febbraio 2012 nel Salone dei Mesi e ora pubblicati nell’ultimo numero della rivista dell’Istituto ‘Schifanoia’ (Fabrizio Serra Editore). Filo conduttore degli atti è la celebrazione che, a cent’anni di distanza, l’Istituto di Studi Rinascimentali, in accordo con il Warburg Institute di Londra, volle organizzare in ricordo della presentazione da parte di Aby Warburg, nel 1912, della sua ricerca ‘Arte italiana e astrologia internazionale nel Palazzo Schifanoia di Ferrara’, in occasione del decimo Congresso Internazionale di Storia dell’Arte all’Accademia dei Lincei di Roma.

Le ricerche di Warburg sono legate alla sopravvivenza e alla rinascita del paganesimo antico, alle sue metamorfosi astrali e al suo significato per la cultura e per l’arte del primo Rinascimento. Egli seppe affrontare questi temi con metodo innovativo e con profonda originalità, aprendo nuovi sentieri d’indagine all’esplorazione della nostra storia della cultura. Intorno alle sue ricerche, Warburg realizzò la sua famosa Biblioteca, opera di una vita e suo capolavoro creativo, che – sfuggita al nazismo nel 1933 – oggi fa parte della Università di Londra.

La celebre conferenza di Warburg sugli affreschi astrologici di Palazzo Schifanoia fu, senza dubbio, il momento più alto del congresso del 1912 e della sua carriera pubblica. Come scrisse Fritz Saxl, “molti dei presenti lasciarono la sala [dell’Accademia dei Lincei] con la convinzione di avere assistito alla nascita di un mutamento epocale per la storia dell’arte”. Una nuova e splendida alba per gli studi rinascimentali.

La conferenza su Schifanoia, oltre a dare notorietà a Warburg, sollecitò la scoperta di quell’immenso lascito culturale depositato nella Sala dei Mesi. Non solo fu così ristabilito il rapporto fra le più antiche dottrine astrologiche e le enigmatiche immagini di Schifanoia, ma gli affreschi ferraresi acquistarono una dimensione e un significato di carattere internazionale. Da quel momento, il nome di Warburg e quello di Schifanoia sono rimasti fra loro legati in modo indissolubile.

Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del Salone (massimo 70 persone), verrà consentito l’ingresso solo a chi sarà munito del biglietto gratuito distribuito, nella stessa giornata di venerdì 21 marzo, dal personale del Museo a partire dalle 18 secondo l’ordine di arrivo.