Economia e Lavoro
8 Febbraio 2014
Il Ministero autorizza gli interventi compensativi. L'agricoltura nel 2013 ha subìto danni per 260 milioni

Pioggia di euro per le campagne allagate

di Redazione | 3 min

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campagna allagataIl Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha autorizzato gli interventi compensativi sul nostro territorio per gli eventi calamitosi dello scorso anno. Si tratta dell’eccesso di pioggia che dal primo febbraio al 28 giugno 2013 ha causato all’agricoltura ferrarese (stima il funzionario del Settore Agricoltura della Provincia Franco Benetti) danni per 260 milioni di euro.

Al Fondo di solidarietà nazionale possono accedere “le imprese che abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile”, e consente di ottenere “contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato sulla base della produzione lorda vendibile media ordinaria”, recita sempre il Decreto legislativo 102 del 2004, che sale però al 90% nelle zone svantaggiate, in cui i Comuni del Basso Ferrarese rientrano.

Il Decreto (uno degli ultimi atti firmati dal ministro Nunzia De Girolamo, il 24 gennaio) non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. “Dal momento della sua pubblicazione – ha spiegato ancora Benetti in conferenza stampa – gli agricoltori avranno 45 giorni di tempo per presentare la domanda tramite le proprie associazioni, che già si stanno attivando”.

Va detto però che i contributi rischiano di rimanere a lungo sulla carta: anche per i danni provocati dal 2012, infatti, il Governo autorizzò l’utilizzo del Fondo, non fosse che questo ha a disposizione relativamente a quell’anno “solo venti milioni di euro per tutto il Paese, a fronte di un danno stimato in un miliardo e mezzo a livello nazionale”.

Gli ultimi due sono stati dunque anni pesantissimi per l’agricoltura ferrarese, che ha lasciato sul campo (è il caso di dirlo) oltre mezzo miliardo di euro: le richieste per la siccità del 2012 sono state 3.400 per un valore di 275 milioni, la stima per il 2013 è appunto di 260. In totale fa 535 milioni, una cifra che le aziende non vedranno mai per intero: “Per il 2012 – ha raccontato sempre il funzionario – chiedemmo all’allora Ministro Catania, in visita a Ferrara, una copertura pari almeno al 10%, vale a dire 27 milioni. Ci rispose favorevolmente, ma stiamo ancora aspettando”.

Le cose non sembrano mettersi meglio nemmeno per il 2014 appena cominciato. “I livelli pluviometrici in alcuni casi hanno già raggiunto il 50% della piovosità annuale”, ha affermato l’assessore all’Agricoltura Stefano Calderoni, un fatto che sta creando problemi in particolare alle colture cerealicole, a quelle orticole del Basso Ferrarese (carota e radicchio), alle potature e alle semine (in ritardo).

L’aiuto di Stato almeno formalmente concesso per il 2013, però, è stato l’ultimo. Da quest’anno in poi l’unica sarà assicurarsi. “Oramai è possibile assicurarsi per tutto, grazie alle polizze multi rischio che saranno disponibili a brevissimo – ha annunciato il presidente del Consorzio Difesa di Ferrara Gianluigi Zucchi – anche se le compagnie sono in ritardo”. Gli agricoltori ferraresi sono già abituati ad assicurarsi (è coperto il 70% della produzione vendibile lorda, contro un 17% nazionale) ma con la fine dell’ombrello pubblico bisognerà arrivare a un 100%.

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