Sono scattati i sigilli della polizia al centro massaggi ‘Zen’ di piazzale Stazione a Ferrara (con ingresso anche da piazza Castellina), dove gli agenti della squadra mobile della questura hanno riscontrato venissero effettuato prestazioni sessuali fornite come “extra” a pagamento.
Agli arresti, per favoreggiamento e agevolazione della prostituzione, è finita la titolare del centro, la cittadina cinese 37enne Mei Jianwei, che aveva rilevato l’attività da circa tre mesi dal precedente proprietario (il centro è aperto dal 2011) oltre a risultare l’intestataria del contrato di locazione dell’appartamento sede del centro, posto al primo piano. Il blitz della polizia all’interno del locale è avvenuto ieri pomeriggio, a conclusione di una serie di indagini iniziate proprio tre mesi fa con il monitoraggio di alcuni siti web di annunci.
Annunci con foto di giovani ragazze ammiccanti semisvestite, spacciate per coreane invece delle abituali cinesi per allettare i potenziali clienti, rintracciati su siti di vario tipo con riferimenti all’indirizzo e al numero telefonico del centro, del quale però non era citato il nome. Il sito ufficiale del centro massaggi Zen, invece, era realizzato in modo da non dare adito ad alcun sospetto. Le ragazze ritratte negli annunci non avevano però nulla a che fare con il centro, trattandosi solo di modelle che, infatti, non sono state trovate nel locale.
Dopo una serie di verifiche e appostamenti in zona, ieri i poliziotti hanno deciso di intervenire. Hanno tenuto d’occhio uno dei clienti al suo ingresso e, alla sua uscita, attorno alle 15.30, hanno riscontrato che c’era stata prestazione sessuale oltre al normale massaggio. I riscontri di questo tipo sono stati una decina. I clienti, con età variabile tra i 30 e i 60 anni, sceglievano dalla lista il tipo di massaggio ufficiale (tariffe fino a 75-80 euro) e la massaggiatrice alla fine, con una serie di ammiccamenti e sfiorando i genitali, portava il cliente all’eccitazione e all'”extra” del rapporto sessuale (non completo, ma di altro tipo, secondo le risultanze degli inquirenti). Il cliente poi passava alla cassa, dove a riscuotere si trovava Mei Jianwei, per pagare il massaggio ufficiale e quello “extra”, ottenendo tanto di regolare fattura. Al momento del blitz della polizia nel centro massaggi si trovava solo la titolare e una ragazza, ma le ragazze impiegate nell’attività erano comunque quattro.
Mei Jianwei è stata quindi tratta in arresto e il giudice, trattandosi di persona senza precedenti, l’ha rimessa in libertà. Sono stati inoltre messi sigilli al locale, che si trova quindi sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono anche per verificare se vi siano state, oltre al favoreggiamento, anche situazioni di sfruttamento della prostituzione.
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