Cronaca
10 Maggio 2013
Progetto europeo di ricerca coordinato da Michele Simonato del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Universita’ di Ferrara

Terapie innovative per il trattamento dell’epilessia

di Redazione | 2 min

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Lo staff del professor Simonato, penultimo a destra in piedi

Lo staff del professor Simonato, penultimo a destra in piedi

Nuove strategie terapeutiche per l’epilessia. E’ questo l’obiettivo di studio di  Epixchange, il progetto europeo di ricerca coordinato da Michele Simonato del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara. Al momento non sono disponibili trattamenti che interferiscano con lo sviluppo di epilessia e circa il 30-40% dei pazienti epilettici è refrattario ai trattamenti farmacologici disponibili, peraltro solo sintomatici e spesso con effetti collaterali. Questo progetto  si propone di sviluppare nuovi approcci per coprire questi bisogni terapeutici. In che modo? Le strategie studiate e realizzate consistono nell’impianto di cellule incapsulate come sistema di rilascio di proteine terapeutiche nella zona cerebrale coinvolta nella patologia, nell’iniezione di vettori virali e nel trapianto di cellule.

Epixchange favorirà il trasferimento di conoscenze  promuovendo  la ricerca multisettoriale. Il confronto  tra gli approcci disponibili nelle due tipologie di partner (accademica e industriale) sarà garantito  dallo scambio di personale. In questo modo i ricercatori potranno interagire  con diverse “scuole di pensiero” (diverse discipline, approcci, culture e tecniche) e saranno in grado di condurre la ricerca in qualsiasi ambiente operativo, sia industriale sia accademico. Inoltre,  ricercatori esperti, esterni alla partnership, contribuiranno al trasferimento di conoscenze arricchendo il consorzio ed i suoi membri di ulteriori abilità e innovazioni tecniche.

“Epixchange- spiega il professor Michele Simonato, Coordinatore del progetto – e’ iniziato a dicembre 2011 e ha inizialmente coinvolto, oltre alla nostra Università per l’Italia, la divisione di Neurologia svedese di Lund  e una piccola media impresa danese, NsGene, che sviluppa nuove terapie cellulari per il trattamento di malattie neurologiche. Per perseguire al meglio i suoi obiettivi,  il progetto ha successivamente incorporato la società francese Bio Viron, specializzata nello sviluppo e nella produzione di un particolare tipo di vettori per la terapia genica. Il progetto, co-finanziato dalla Commissione europea all’interno dell’azione Marie Curie IAPP come partnership industria-università, intende creare e favorire percorsi professionali dinamici tra organismi pubblici di ricerca e piccole imprese commerciali private, sulla base di programmi di cooperazione a lungo termine”. Il programma di scambio dei ricercatori  è stato avviato con il reclutamento di un post-dottorato presso l’Università di Lund e il trasferimento di ricercatori da NsGene a Lund e da Ferrara a BioViron  e, per migliorare e rafforzare questa partnership, nei prossimi mesi  saranno coinvolti altri ricercatori con esperienza pluriennale.

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