“L’enigma di Omero” torna in digitale: la lezione immortale di Claudio Cazzola
Dopo numerose ristampe, il saggio di Claudio Cazzola sul mondo omerico torna in versione ebook, disponibile su tutte le principali piattaforme
Dopo numerose ristampe, il saggio di Claudio Cazzola sul mondo omerico torna in versione ebook, disponibile su tutte le principali piattaforme
Ultimo appuntamento di ApertaMente, giovedì 15 maggio 2025, dalle ore 9.10 alle ore 11.00, presso la Sala Einaudi dell’Istituto
Ripensare la tradizione comunista partendo dall’esperienza di dieci anni di impegno di Gian Andrea Franchi e dell'associazione Linea d'Ombra con i migranti della "Rotta Balcanica". È quello che si propone di fare il libro "Per un comunismo della cura", scritto dallo stesso Franchi, che verrà presentato alla Biblioteca Popolare Giardino mercoledì 14 maggio alle ore 18
Avrà per tema "Biblioteche in rete: connessioni, cultura, innovazione" la tavola rotonda che il 14 maggio sarà ospitata dalla biblioteca Ariostea nell'ambito del Festival della Progettazione Europea
Il Laboratorio di Filosofia Trascendentale e Fenomenologia (FTF|Lab) del Dipartimento di Studi Umanistici annuncia la presentazione dell’edizione italiana del saggio L’io e la carne. Introduzione all’ego-analisi, pubblicato da InSchibboleth (Roma) a cura di Roberto Formisano (Università di Ferrara).
Foto Digital Ink
“Il ventaglio”, la grande commedia corale di Goldoni dedicata ai contraccolpi dell’amore, rivive in chiave contemporanea per opera di Damiano Michieletto. Giovane e già affermato regista controcorrente proveniente dall’opera lirica, Michieletto ha creato un allestimento attuale e pirotecnico, frizzante e originale, che andrà in scena al Teatro Comunale da giovedì 21 a domenica 24 febbraio per la stagione di Prosa 2012/2013. La produzione è firmata da Teatro Stabile del Veneto e Teatri e Umanesimo Latino Spa. In una scena moderna e colorata, in cui l’oggetto del titolo si trasforma in un piccolo ventilatore a pile, protagonisti sono dodici giovani attori accuratamente scelti proprio per dar vita a uno spettacolo calato nella realtà quotidiana: Alessandro Albertin, Silvio Barbiero, Daniele Bonaiuti, Katiuscia Bonato, Giulia Briata, Nicola Ciaffoni, Emanuele Fortunati, Matteo Fresch, Manuela Massimi, Giuseppe Nitti, Silvia Paoli e Pierdomenico Simone. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti.
«Ho fatto una commedia di molte scene brevi, animate da una perpetua azione, da un movimento continuo» scriveva Goldoni introducendo questa sua ultima grande opera corale. Goldoni la scrisse a Parigi, con la consapevolezza che non sarebbe rimpatriato: questa commedia lieve e garbata che parla d’amore non cela il disincanto dell’autore verso i meccanismi profondi delle relazioni umane. Col tempo, si è rivelato uno dei capolavori del drammaturgo veneziano, un lavoro che si proponeva anche come un ritorno agli equivoci e ai colpi di scena della commedia dell’arte.
Una storia d’amore sospesa nel tempo e nello spazio, che ruota attorno a un semplice oggetto: il ventaglio appunto, che passa di mano in mano con un ritmo indiavolato e contagia i numerosi personaggi fino alla follia. Una freccia di Cupido compiaciuta e capricciosissima, insomma, capace di sintetizzare diverse maschere umane in un unico microcosmo di relazioni. Scrive Michieletto nelle sue note di regia: «Mi piace questo testo perché non contiene elementi sociali che forzano la situazione in una determinata cornice storica e questo lascia libera l’immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi. Mi piace perché dà la possibilità di lavorare con gli attori mettendo l’accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece nella scrittura sono ritratti molto rapidamente». E ancora: «Tutti vengono coinvolti nella vicenda, tutti diventano violenti, accecati per amore, totalmente ridicoli nelle loro smanie, impugnano armi, si minacciano…. e tutto per un niente, per un piccolo ventaglio che non vale neanche due lire. Ma in realtà si tratta dell’amore: l’amore non ha prezzo e per amore si sono sempre fatte le più immense follie. Il ventaglio è un Cherubino alato che si muove invisibile tra i personaggi e li comanda, li provoca, si diverte alle loro spalle, gioca con i loro sentimenti».
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Comunale di Ferrara giovedì 21 febbraio alle 21 (turno A), venerdi 22 febbraio alle 15 (Il teatro fa scuola) e alle 21 (turno B), sabato 23 febbraio alle 21 (turno Invito a teatro) e domenica 24 febbraio alle 16 (turno E).
Biglietti da 6 a 30 euro. Info: 0532 202675
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