Sapevano e non parlavano. Non era un mistero per molti geometri liberi professionisti che in certi settori del Comune di Ferrara per far marciare speditamente una pratica bisognava accompagnare le proprie carte con qualche banconota (“innaffiare i fiori”, come si sentì dire un imprenditore – leggi). Eppure nessuno parlò. Nonostante l’appello pubblico lanciato dal Collegio dei geometri e del suo presidente Simone Corli. “Chi sa parli” tuonò il Collegio. Ma nessuno dei suoi iscritti si fece avanti.

Solo dopo la condanna di Gianni Gardenghi, il ‘casus belli’ che fece esplodere Mazzettopoli, una decina di geometri si rivolse a Corli vestendo i panni delle vittime di un sistema di concussione che, dopo la condanna di due geometri, vede oggi alla sbarra Ivan Passerini, geometra comunale che ha sempre sostenuto di non aver mai costretto nessuno a pagare per le prestazioni che forniva fuori dell’orario di lavoro.

D’altronde anche nel corso delle passate udienze i supposti “concussi” non avrebbero dimostrato nel corso delle indagini svolte dai carabinieri un comportamento congruo con chi si sente vittima di un reato. Come i geometri Zucchini e Ravani che, dopo la chiamata degli inquirenti che li volevano sentire in riferimento all’arresto di Gardenghi, si precipitarono a casa di Passerini, per pregarlo di non parlare dei rapporti con loro.

E anche ieri, dalla testimonianza di Corli, emerge un quadro imbarazzante, dal punto di vista deontologico, per alcuni professionisti. Un aspetto che esula dal processo in corso, come ha ricordato il presidente del collegio, il giudice Diego Matellini, cercando di riportare la discussione sui binari iniziali.

Tornando all’invito a uscire dall’omertà fatto dal Collegio, siamo a marzo 2008, Corli ricorda in aula che “dopo quell’appello è venuto qualche collega a parlare. L’abbiamo dirottato subito verso la procura inquirente”. Solo Marco Gulinelli, attualmente imputato per corruzione, “ci tenne aggiornati udienza dopo udienza sul processo in corso”.

Successivamente verrà aperto, nel febbraio del 2010, un procedimento disciplinare nei confronti di 11 geometri. Al momento il procedimento è sospeso in attesa dell’esito del processo penale contro Passerini.

Per quanto riguarda l’iter processuale, si torna in aula il 31 gennaio per sentire l’ultimo teste e per decidere su alcuni confronti tra testi (per dichiarazioni divergenti) chiesti dalle difese. Poi si chiuderà la fase istruttoria per passare alla discussione.