12 Novembre 2012
Nicoletta Mantovani rilascia un'intervista a 'Gente' a sei mesi dall'intervento per combattere la sclerosi multipla

La vedova Pavarotti: “Guarita grazie a Zamboni”

di Redazione | 2 min

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E’ una donna rinata, Nicoletta Mantovani, vedova Pavarotti, dopo l’intervento effettuato in aprile al Sant’Anna di Ferrara affidandosi al metodo Zamboni. Lo confida lei stessa al settimanale “Gente” dichiarando che “a sei mesi dall’operazione mi ritengo guarita dalla sclerosi multipla”.

Una testimonianza illustre, quella della vedova del ‘tenorissimo’, sull’efficacia del metodo, assai discusso negli ambienti scientifici, del chirurgo ferrarese Paolo Zamboni sul trattamento della CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebrospinale, malattia individuata dallo stesso Zamboni nel 2008), che avrebbe una correlazione diretta con l’insorgere della sclerosi multipla. Il metodo consiste nell’intervenire su alcune vene del collo per disostruirle e permettere così un normale afflusso del sangue al cervello, evitando così, secondo Zamboni, gli accumuli anormali di ferro riscontrati nella sclerosi multipla.

Nicoletta Mantovani, che oggi ha 43 anni, aveva mostrato i primi sintomi della malattia a 18 anni, malattia che è progredita per 25 anni rendendo la sua vita un inferno. Nel 2012 decise così di sottoporsi all’intervento chirurgico che ha eseguito il dottor Francesco Mascoli a Ferrara seguendo il metodo Zamboni. Oggi, dopo le risultanze tangibili della risonanza magnetica, la Mantovani si dice guarita e non manifesta più i sintomi della sclerosi multipla, tanto che lei stessa è divenuta una grande sostenitrice del metodo Zamboni con interventi sui media e sui social network. “La comunità scientifica non deve spaccarsi, ma capire come fare al meglio questa sperimentazione”, ha detto Nicoletta Mantovani che, fra gli altri ruoli ricoperti, è anche presidente onorario dell’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Onlus”.

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