Cronaca
26 Settembre 2012
Il 30 settembre scadono i termini, il pm chiede proroga della misura cautelare

Sevizie a bimbo di 3 anni, ‘rischia’ la scarcerazione

di Marco Zavagli | 2 min

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Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno

Udienza in camera di consiglio ieri mattina nel tribunale di Ferrara per chiedere la proroga della custodia cautelare in carcere per l’uomo che maltrattò il bambino di tre anni fino a farlo ricoverare con varie fratture (a mandibola e costole) in ospedale (vai all’articolo).

Il 31enne ferrarese, al momento all’Arginone, vedrà scadere il 30 settembre la misura cautelare e potrà tornare in libertà. Il pm Barbara Cavallo, che ha già inviato a lui e alla convivente, la madre del bimbo, l’avviso di conclusione indagini, ha chiesto al gip Monica Bighetti una proroga dei termini per impedirne la scarcerazione.

L’uomo è indagato assieme alla donna per maltrattamenti e lesioni gravi aggravate nei confronti del minore, che viveva con la coppia dallo scorso ottobre, quando la madre lo aveva portato via con sé da Torino, sottraendolo al marito. Una volta finiti in manette la madre, nel corso del secondo interrogatorio, si era ‘smarcata’ dal compagno, addossandogli gran parte delle colpe e adducendo al suo comportamento omissivo la paura della sua reazione.

Secondo quanto riferito dalla donna davanti al giudice, sarebbe stato il compagno a mettere in atto le violenze contro il bimbo. Violenze così feroci da provocargli delle ustioni al corpo con l’accendino, come per imprimere un marchio addosso a quel piccolo che continuava a preferirgli il padre naturale (vai all’articolo).

Alla richiesta si è opposta la difesa e il giudice si è riservato la decisione che potrebbe arrivare già oggi.

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