Cronaca
25 Maggio 2012
Il titolare del dicastero per gli affari regionali, il turismo e lo sport, in visita alla Borsa del Turismo. Riapre la mostra su Sorolla

Il ministro Piero Gnudi a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Il ministro Piero Gnudi

E’ previsto per domani, sabato 26 maggio, l’arrivo a Ferrara del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, Piero Gnudi. Il ministro sarà in città alle 15 (Castello Estense) per la “Borsa del turismo delle 100 Città d’arte d’Italia”, ma la sua presenza non sarà slegata dall’emergenza terremoto che ha colpito le nostre zone e sulla quale si è già espresso in alcune dichiarazioni ufficiali e interviste.

Quello di dare continuità del turismo in città e in provincia dopo l’evento sismico è infatti uno dei temi da affrontare approfittando della visita del rappresentante del Governo.

E’ in programma, inoltre, una visita del ministro Gnudi alle 15.30 alla mostra “Sorolla: giardini di Luce” a Palazzo dei Diamanti, che verrà riaperta proprio domani, accompagnato dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, dall’assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto e dalla curatrice della mostra Maria Luisa Pacelli.

La rassegna, che rimarrà aperta fino al 17 giugno, riapre dopo quasi una settimana di chiusura forzata a causa del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. La riapertura della mostra e la visita del ministro sono il segno tangibile che la comunità ferrarese ha compiuto e sta compiendo tutti i possibili sforzi per confermare la vocazione della città – riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità – quale polo di attrazione culturale e turistica di livello internazionale.

Tuttavia, la città ed il suo patrimonio mostrano con grande evidenza le proprie ferite: sono molti i musei e i monumenti che necessitano di importanti interventi di restauro. Il patrimonio culturale è parte integrante dell’identità di una città come Ferrara ed è intrinsecamente connesso alle possibilità di sviluppo economico: già da molti anni, Ferrara ha puntato sulla cultura per attirare un particolare tipo di turismo, cui affidare una parte significativa dell’attività imprenditoriale della città. “La comunità ferrarese è in piedi – spiegano gli organizzatori della mostra – ma non può farcela da sola: serve un concreto sostegno da parte dello Stato e di tutti coloro che credono che il patrimonio culturale sia la prima ricchezza di una società. Per questo, chiunque verrà a visitare la mostra, sarà il benvenuto, poiché la presenza del pubblico è la forma di solidarietà di cui Ferrara ha bisogno”.

“Nonostante tutte le difficoltà causate dal sisma, si è fatto di tutto per riaprire al pubblico la rassegna perché la città è convinta che non si possa permettere che venga interrotto e vanificato un lavoro che fin dagli anni Settanta ha fatto incontrare gli appassionati e gli studiosi d’arte italiani e stranieri con le opere di Gauguin, Dalí, Monet, Degas, Sisley, Chardin, Turner, Picasso, Klimt e moltissimi altri. L’esposizione dedicata a Joaquín Sorolla è l’esempio di quali siano gli ingredienti che costituiscono l’unicità delle produzioni ferraresi: un’attenzione particolare al rigore scientifico, prestigiose collaborazioni internazionali (in questo caso il Museo Sorolla di Madrid e il Patronato dell’Alhambra di Granada), e un rapporto di particolare affezione con il pubblico, anche grazie alla capacità di accoglienza della città. Gli stessi ingredienti che caratterizzeranno la mostra dedicata a Michelangelo Antonioni che inaugurerà a Palazzo dei Diamanti il 29 settembre prossimo, in occasione del centenario della nascita del regista ferrarese”.

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