Cronaca
12 Maggio 2012
All’esame del tribunale la posizione di Ria & Partners

Coopcostruttori, bilanci e riserve

di Redazione | 1 min

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Altra udienza dedicata alle società di revisione quella di ieri al processo Coopcostruttori. Difese e parti civili hanno continuato a esaminare le conclusioni dei periti Claudio Gandolfo e Stefano Montanari. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i bilanci degli 1999 e 2000.

Bilanci che erano in capo a Ria & Partners, i cui funzionari parlarono di problematiche relative alla continuità aziendale per i primi tre mesi e mezzo. E per questo per l’ingente volume di riserve tecniche, la cui esigibilità era incerta nei tempi e nella sostanza.

L’avvocato Mayer (difensore di Cerioli), fa notare che nel proprio memoriale, anche il dipendente di Ria aveva scritto le stesse cose. “Ma i bilanci vanno vagliati nell’arco dei 12 mesi”, è stata la risposta dei periti, che sottolineano come l’incertezza riscontrata non riguarda la continuità aziendale, “ma la deviazione dai corretti principi contabili: la problematica andava evidenziata non sotto la voce continuità aziendale ma nella non corrispondenza del bilancio ai principi contabili corretti”.

Non è così per Mayer, secondo il quale “una riserva su una contabilità aziendale è la censura più grave che si possa fare”.

L’udienza è proseguita con i consulenti del pm, Gianluca Mattioli, delle parti civili, Ivano Vecchi e Renato Camodeca (dei commissari), e della difesa, Aldo Loiacono.

Sabato 19 si prosegue con Licitra, consulente di Donigaglia.

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