Cronaca
25 Aprile 2012
Il fratello del defunto: “Mi rivolgerò al prefetto”

Salma ritrovata, ma è polemica

di Redazione | 2 min

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Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Mistero risolto e salma ritrovata. Dopo l’appello lanciato nei gironi scorsi dal fratello, i servizi cimiteriali di Ferrara hanno rimediato allo spiacevole inconveniente che aveva colpito una famiglia di Pistoia.

Fabrizio Geri, consigliere comunale e fratello della persona deceduta, aveva affidato la salma del congiunto alla Socrem, società di cremazione, dopo il decesso, avvenuto lo scorso 9 aprile. Lo scorso dicembre però il forno crematorio subì un lungo stop per problemi di emissione dei fumi. Una volta ripristinata la regolarità funzionale del forno, però, la burocrazia aveva messo in mezzo un nuovo inceppo, ritardando la riapertura.

Le salme in attesa sono state quindi destinate ad altre città. E quella del fratello di Geri venne inviata lo scorso 13 aprile a Ferrara. Ma da allora non ebbe più notizie de corpo. Fino ad essere costretto a rivolgersi ai giornali.

Lunedì è stato finalmente contattato dall’agenzia funebre che aveva eseguito il trasporto: la cremazione era avvenuta già il 14 aprile e la salma è stata trasportata ieri a Pistoia. Le ceneri tra l’altro erano a disposizione già da lunedì 16 aprile, ma nessuno era venuto a ritirarle. tantomeno i famigliari, proprio perché non informati.

La storia però non finisce qui. Almeno per Geri, che dalle colonne del “Tirreno” fa sapere che “chiederò un incontro con il prefetto: pretendo che almeno la dignità di chi già soffre per la perdita di un congiunto trovi comportamenti adeguati e che le famiglie abbiano la dovuta informazione”.

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