“Temiamo per le ricadute che la manovra governativa avrà sui cittadini”. È la preoccupazione che condividono i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ferrara. Secondo Guietti, Baiamonte e Zanirato le misure previste dal governo Monti (quali il blocco delle rivalutazioni sulle pensioni e della contrattazione nel pubblico impiego, l’aumento dell’Iva, delle accise sui carburanti e della tassazione locale con l’incremento delle addizionali Irpef regionali e comunali, oltre alle reintroduzione dell’Ici, oggi Imu) “alimenteranno ulteriormente la pericolosissima spirale recessiva già in atto”. E questo in spregio alla “decantata equità in quanto tali misure si abbatteranno principalmente sui “soliti noti”, ossia lavoratori dipendenti e pensionati”.
I timori delle tre sigle confederali, da Roma, si spostano a Ferrara, dove il Comune si prepara a varare il bilancio post decreto Salva Italia. Per far fronte ai cospicui tagli previsti agli enti locali Guietti, Zanirato e Baiamonte si dicono pronti a ingoiare il rospo, ossia l’aumento delle addizionali comunali Irpef, “purché si trovi un meccanismo che tuteli le fasce più povere di cittadini, restituendo loro parte della maggiore pressione fiscale esercitata”.
Ed è proprio in questa logica che hanno proposto due interventi in fase di predisposizione del bilancio: il ripristino del contributo al pagamento della Tia per i redditi più bassi e la riproposizione dei Cre (centri ricreativi estivi) utilizzando quale misuratore di reddito il “più trasparente” Isee al posto dell’Irpef.
La giunta comunale si sarebbe dichiarata disponibile all’utilizzo di questi strumenti, “ma con risorse ancora troppo esigue”. Infatti, “mentre si sono trovate risorse e strumenti – proseguono Cgil, Cisl e Uil – per l’eliminazione della tassa di soggiorno (800.000 euro), si immagina di destinare ancora troppo poco (3-400.000 euro) alle fasce veramente deboli della società. Se a ciò aggiungiamo la prevista riduzione degli stanziamenti al welfare, non potremo giudicare soddisfacente la previsione di bilancio comunale che andrà in approvazione nei prossimi giorni”.
“Dai numerosi incontri concertativi con il comune di Ferrara – concludono -, sul bilancio preventivo di spesa 2012, ci aspettavamo quel segnale di equità che il governo Monti sembra conoscere solo a parole”.
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