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Joaquín Sorolla Il giardino di casa Sorolla, 1920 Olio su tela, cm 104 x 87,5 Madrid, Museo Sorolla
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Joaquín Sorolla María vestita da contadina valenciana, 1906 Olio su tela, cm 189 x 95 Collezione privata
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Joaquín Sorolla Patio de Comares, Alhambra, 1917 Olio su tela, cm 84,5 x 106,5 Madrid, Museo Sorolla
Primavera dedicata alla scoperta di Joaquín Sorolla, pittore spagnolo moderno al suo debutto in Italia, e autunno consacrato all’opera di Antonioni, per celebrare il centenario della sua nascita. Ferrara Arte torna a mettersi in gioco proponendo per il 2012 un doppio appuntamento con la grande arte a palazzo dei Diamanti, per svelare al pubblico le innumerevoli sfaccettature della creatività di due maestri del Novecento.
“Siamo molto orgogliosi – ha esordito stamani in conferenza stampa l’assessore alla Cultura Massimo Maisto – di aver ripristinato per il prossimo anno le due grandi mostre a palazzo dei Diamanti e in particolare di poter celebrare, con una rassegna di alta qualità, l’arte di Michelangelo Antonioni, al quale intendiamo dedicare l’intero 2012 con un ricco programma iniziative da organizzare con le associazioni del territorio”.
“Ferrara Arte è un patrimonio importante della città” ha confermato il sindaco Tiziano Tagliani “in grado di ottenere, grazie alle sue altissime professionalità, risultati che nessuna società privata sarebbe capace di raggiungere con le stesse risorse a disposizione”. Riferendosi poi agli interventi sulla gestione di Ferrara Arte apparsi sugli organi di informazione locali, il sindaco ha dichiarato “Non siamo gelosi delle quote o delle poltrone relative a questa realtà, poiché il ricavo viene reinvestito nella città. Dovremmo tutti sentirci azionisti della società, mentre ad esserlo è soltanto il Comune e partecipi dei dividendi sono le realtà economiche, soprattutto ricettive, che giovano dell’afflusso di visitatori creato dalle mostre. Il problema non è chiudere Ferrara Arte, ma tenerla aperta” ha aggiunto ancora Tagliani, che ha poi auspicato “ben venga l’aiuto del mondo privato, ma in assenza di investimenti in tal senso, a parte la Fondazione Carife fino al 2011, qualcun o deve prendersi la responsabilità di fornire risposte rispetto a un sistema non in grado di fare proposte alternative”. E riferendosi quindi alla possibile introduzione di una tassa di soggiorno ha spiegato “nel 2012 assicuriamo di farci carico di tale responsabilità cercando di distribuire la tassa in modo che chi trae giovamento dalle iniziative si assuma anche parte dei sacrifici”.
Tagliani ha infine sottolineato il successo della mostra su ‘Gli Anni folli’ in corso a palazzo dei Diamanti fino all’8 gennaio prossimo. “Sfido chiunque con le risorse che aveva a disposizione Ferrara Arte a creare un evento che può vincere la scommessa dei 125 mila visitatori (alla vigilia dell’8 dicembre sono 91.595 finora i frequentatori della mostra) e a far meglio nella promozione di eventi con uno spessore simile. Per questo, se chiude Ferrara Arte si chiude uno spazio della città sull’Europa e in un momento difficile come questo rinunciare a questa produzione di cultura e risorse economiche sarebbe un errore imperdonabile”.
Un appello a rafforzare la collaborazione con il Comune su questo fronte è stato rivolto alle forze economiche cittadine anche dall’assessore comunale alle Attività produttive Deanna Marescotti, che ha sottolineato come l’identità di città d’arte e di cultura possa diventare il principale volano economico per Ferrara.
“Pur tenendo conto delle difficoltà del momento – ha aggiunto la capo ufficio di Gabinetto della Provincia, Manuela Paltrinieri – la Provincia non verrà meno al proprio impegno di sostenere le attività di Ferrara Arte, continuando a mettere a disposizione anche le, seppur poche, risorse a disposizione”.
Riferendosi poi alla mostra dedicata a Sorolla, l’amministratore unico di Ferrara Arte Spa Mario Canella ha ricordato come nel corso della sua, ormai cinquantennale, attività espositiva palazzo dei Diamanti abbia in più occasioni proposto artisti poco noti in Italia, divenuti poi nomi di grande attrazione per il grande pubblico. “Questa rassegna sarà un’autentica scoperta – ha confermato la direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli. – Sorolla è uno tra gli artisti più affascinanti della pittura spagnola tra ‘800 e ‘900, un esponente di spicco della Belle Epoque e un grande ritrattista, con molti punti in comune con Boldini. La mostra ferrarese si concentrerà in particolare – ha proseguito Pacelli – sugli anni della maturità e sulle sue riflessioni sul tema del giardino dopo l’incontro con la terra andalusa”.
L’esposizione è organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con il Museo de Bellas Artes dell’Alhambra di Granada e il Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno dopo l’esordio italiano, ed è curata da un comitato di esperti composto da Tomás Llorens, Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens.
Parlando infine della rassegna dedicata ad Antonioni, Pacelli ha sottolineato che l’intento sarà quello di valorizzare il grande patrimonio di materiali posseduto dalla città, al quale si coglierà l’occasione per dare sistemazione in vista anche dell’istituzione di una nuova sede espositiva stabile. “La mostra – ha dichiarato la direttrice – verterà in particolare sul continuo confronto del grande regista con le altre discipline artistiche: pittura, letteratura, fotografia, con la presentazione di opere da lui possedute o inserite nei suoi film”.
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