I rincari di benzina e diesel hanno fatto suonare i clacson degli autotrasportatori e dei taxisti. Un suono che ha avuto il significato di un allarme, lanciato in segno di protesta, per un minuto, anche a Ferrara. Un’iniziativa lanciata a livello nazionale dalla Fita Cna alla quale hanno aderito anche Federconsumatori, Adiconsum, Fit-Cisl, Filt-Cgil, Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl, Assotir, Anitrav, Corriere dei Trasporti, Cna Autoriparazione, Cna Fita, Legacoop. Una ‘protesta dei clacson’ per manifestare dissenso contro l’aumento delle accise e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a un problema che coinvolge gli stessi cittadini automobilisti.

Da aprile a oggi, infatti, a causa dell’aumento delle accise, i prezzi dei carburanti alla pompa sono costantemente aumentati. In un anno il prezzo della benzina è passato da 1,37176 euro/litro a 1,62300 euro/litro. Il diesel è passato da 1,21531 euro/litro a 1,50600 euro/litro. In Italia il prezzo alla pompa dei carburanti è tra i più alti d’Europa a causa di una rete di distribuzione che al 90% è controllata dalle maggiori compagnie petrolifere.

Dunque i clacson hanno suonato oggi alle 12 sulla Romea e in piazza Trento Trieste per quanto riguarda i taxi, con distribuzione di volantini e manifesti sui mezzi di taxisti, noleggiatori e autotrasportatori, in contemporanea con la manifestazione nazionale tenutasi a Roma con lo scopo di “denunciare lo stato di difficoltà del mondo economico rispetto all’attuale situazione, ulteriormente aggravata dagli aumenti indiscriminati delle accise”. L’aumento dei carburanti sarà al centro dell’incontro previsto per mercoledì con il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, al quale verrà fatto anche presente che la manovra finanziaria contiene una riforma del settore che, secondo Cna, “non muterà l’attuale assetto”.