Sport
15 Gennaio 2010
Uno strano episodio in un locale bolognese che coinvolge la moglie e finito con tanto di denuncia

Club, Grundy nell’occhio del ciclone

di Redazione | 3 min

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Grundy a canestro (da www.basketclubferrara.it)

Pare proprio non esserci pace in questo periodo per Anthony Grundy. Dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza emerso sabato scorso, un altro episodio non certo piacevole coinvolge il cestista americano in forza al Basket Club Ferrara.
La società è intervenuta in forma ufficiale sul proprio sito con questa dichiarazione: “In relazione agli articoli apparsi oggi sui quotidiani L’Informazione e Il Domani di Bologna – nei quali è riportata la notizia della denuncia per furto nei confronti della moglie del giocatore Anthony Grundy, per un episodio avvenuto nel locale Corto Maltese di Bologna nella notte tra il 13 e il 14 dicembre – il Basket Club Ferrara prende atto della vicenda così come riportata, fatto del quale era totalmente all’oscuro.
La società auspica che la signora Grundy possa fornire ogni e più ampio chiarimento in ordine alla vicenda”.

Ma cosa è successo? La società di corso Giovecca cita Il Domani di Bologna, che offre on line la propria edizione (www.ildomanidibologna.it).
Questo l’articolo che riporta in maniera esaustiva quello che sarebbe accaduto all’interno del locale Corto Maltese, e firmato da Silvestro Ramunno, dal titolo “Derubata dalla moglie del campione”.

“Lo strano caso di una borsa “presa” da una signora che non ha problemi di soldi. Uno strano caso al termine di una serata tra giocatori di basket finito con tanto di denuncia e acquisizione di un filmato in cui si vede chiaramente la signora che porta via la borsa, naturalmente non sua, con dentro 200 euro e tutti gli effetti personali che non saranno più ritrovati.
Era la sera tra il 13 e il 14 dicembre, la location è quella del Corto Maltese che le notti tra domenica e lunedì diventa il
punto di ritrovo di tanti giocatori di basket, molti stranieri che militano nelle grandi squadre di Bologna e Ferrara, amanti dell’hip hop.
La “vittima” è Sara, una giornalista che tanti anni si occupa di basket. Era al Corto Maltese dopo aver seguito una partita a Faenza. È lei che racconta: «Erano passate le quattro. Avevo preso la borsa dal guardaroba, l’ho appoggiata su un tavolo nel locale ormai semivuoto. Solo il momento di girarmi a fare due chiacchiere e non l’ho più trovata».
A soccorso di Sara arriva il sistema di videosorveglianza del locale. Una telecamera era puntata proprio  su quel tavolo. «Ho chiesto di poter vedere la registrazione e quelle immagini hanno sorpreso tutti».
Nel giro ci si conosce, «non abbiamo fatto fatica a riconoscere la moglie di Anthony Grundy». È un asso della Carife
Ferrara, il secondo miglior attaccante dell’A1 di basket.
« L’abbiamo cercato al telefono, pensavamo ad un errore – ricorda Sara, sorridendo della disavventura -. A Ferrara, visto che le chiavi della mia auto erano nella borsa, mi ha accompagnata Giacomo Righetti».
Davanti alla porta di casa Grundy, dopo aver suonato per un bel po’ il campanello, la sorpresa. La borsa è stata riconsegnata, strappata e vuota. Portafoglio vuoto, senza soldi, documenti e tessere varie, «è stata strappata addirittura la prima pagina dell’agenda dove avevo segnato il numero della targa».
Non sono stati minuti facili: «Mi ha riconsegnato la borsa dicendomi che l’aveva presa per sbaglio e che quello che c’era dentro le era stato rubato da un balordo che l’aveva avvicinata all’uscita dal Corto Maltese e fatta cadere».
Fuori dal locale Sara ha ritrovato una sua tessera, «ma mi pare strano che dal portafoglio siano caduti solo i soldi e le tessere…».
Erano quasi le sei di mattina quando ha chiamato i Carabinieri di Ferrara chiedendo la perquisizione della casa del campione di basket. «Mi hanno detto che avrei dovuto recarmi all’ufficio denunce che apriva alle 8». È tornata a Bologna e la mattina si è presentata in Questura. «Ho raccontato tutto . Ho saputo che sono state acquisite le immagini
registrate dalle telecamere interne, poi niente più».
Lei non è intenzionata a mollare. «Ho già contattato un avvocato, farò un esposto in Procura per chiarire definitivamente questa vicenda surreale».

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