Il basket è fatto così. Proprio nel momento in cui si era precipitati in un fondo da cui sembrava impossibile risalire, è arrivato quello scatto di orgoglio che permette ora di intravede l’uscita. Proprio così, nonostante il penultimo posto in solitario e la notizia della patente ritirata a Grundy, la Carife ha fatto sua una partita contro una squadra ostica come Treviso. E proprio la guardia americana è stato tra i migliori in campo.
Serviva una scintilla, è arrivato l’incendio. Nelle difficoltà – senza Jamison, tornato in America, e Salvi, infortunato – la Carife si compatta e gioca una partita spettacolare, lasciando di sasso Treviso. Ferrara ci mette cattiveria agonistica, aggressività, abnegazione. Vince grazie alle percentuali al tiro; vince perché trascinata da un Jackson stellare (dominante nel primo tempo, creatore di gioco per i compagni nella ripresa) e puntellata, a turno, da tutto il casting di supporto. Vince sparando almeno 35 minuti di zona 3-2 molto aggressiva (della serie, se Treviso è più alta e grossa, bisogna cercare di essere più rapidi) e impostando la gara su un inconsueto, per la filosofia valliana, corri e tira.Ma la verità è che prima di tutto la Carife vince con la testa, con la mentalità; e questo è un lascito che va al di là dei due punti e della prestazione da spellarsi le mani.
Già dalla palla a due ci sono gli indizi dell’impresa: Jackson ha la mano freddina, ma è aggressivo; Mazzola, in quintetto, prende rimbalzi e piazza una bomba come se niente fosse. E dopo i primi possessi, è subito zona, con un monumentale Nnamaka che presidia l’area, aiuta, raddoppia. Ferrara insacca qualche canestro, e prende confidenza con la partita: Grundy risponde colpo su colpo al talentuoso Neal, Sacchetti infila un paio di zampate. Al primo mini riposo è un insperato +11.
Anche la Benetton si mette un po’ a zona, trovando canestri facili in contropiede. Poi inizia la clamorosa esercitazione al tiro pesante di Kus (chiuderà con 10/14 da tre), tanto che Treviso mette la testa avanti (32-33). Ma a questo punto Jackson si accende definitivamente: triple di talento, penetrazioni, falli subiti.
Dopo l’intervallo la Carife riprende da dove aveva cominciato, con aggressività e quel pizzico di incoscienza che non guasta mai. Spinelli-Mazzola sono una coppia micidiale con il pick and roll, e Valerio va a canestro nel pandemonio totale. Poi altra fiammata di Jackson: tripla, recupero e penetrazione per un’azione da tre punti. Al 23° è 62-48. La Benetton ha però un Neal ispirato, e naturalmente, contro una zona formata spesso da quattro piccoli, domina a rimbalzo. Adesso Treviso riesce a servire sotto canestro i lunghi (sequenza di Nicevic), ma la Carife si mette in trincea e regge l’urto.
A cavallo del 32° minuto altro momento di fuoco bianconero: bomba dall’angolo di Nnamaka (mancava solo lui!), felici incursioni di Sangarè, quindi bomba con movimento “alla Nowinsky” di Sacchetti. Sull’89-71 sembra finita. Ma Treviso è piena di talento, ed inizia il recupero. Con le bombe di Kus, coi canestri da sotto di Grant e Wallace. Prima un parziale di 10-0 dei trevigiani, rintuzzato dalla bomba di Spinelli e da due punti in rovesciata di Mazzola (che subito dopo esce per 5 falli). Poi altro parziale veneto con le triple, e la rimonta è servita: 94-92 Ferrara.
Ma, arrivati fino a qui, i bianconeri gettano il cuore oltre l’ostacolo. Magia di Grundy, difesa da urlo di Nnamaka su Nicevic, e sul capovolgimento di fronte Jackson lo premia con uno scarico sontuoso: Olu dall’angolo spara la bomba che chiude il match. Standing ovation.
GLI SPOGLIATOI
Nella faccia e nelle parole di Giorgio Valli in sala stampa c’è il sollievo per aver mosso la classifica, ma soprattutto la consapevolezza che alla fine il lavoro paga: «Avevo chiesto ai miei ragazzi di fare una partita di testa, con la giusta mentalità. Si poteva anche perdere, ma senza l’alibi delle assenza. Questo indipendentemente da come sarebbe andata».
Invece è arrivato un successo entusiasmante. Valli entra nelle pieghe dell’universo Carife: «Abbiamo tutti avuto coraggio a rinunciare a Harold, che per me personalmente è stato come un figlio. La partita di stasera mostra però che questo è un gruppo sano, vivo, molto più unito di quanto non sembrerebbe dal di fuori. E in più abbiamo la piena fiducia da parte della società. Adesso non dobbiamo pensare di essere campioni; siamo semplicemente gente che lavora per cercare di dare il meglio. Scusate il termine, ma questo è un gruppo con gli attributi».
Poi si sofferma sui protagonisti: «Valerio Mazzola sapeva da martedì che sarebbe partito in quintetto, ma con l’assenza di Salvi gli ho chiesto ancora di più. Devo ringraziare enormemente sia lui che Rizzo: nel momento di difficoltà si sono fatti trovare pronti. Jackson? Grande partita, da prima scelta NBA. Detto questo, nel secondo tempo lui ha segnato solo 6 dei nostri 50 punti. Luke ha trascinato il gruppo, gli altri hanno risposto alla grande». Eccolo, il grande protagonista della serata; il Jackson che forse Ferrara stava aspettando: «Ero molto motivato, come tutti i miei compagni d’altronde. Abbiamo lavorato duramente per arrivare fino qui».
Ha voglia di scherzare, Luke: «Sono particolarmente contento della vittoria anche per un altro motivo: avevo detto che non mi sarei tagliato la barba finché non avessimo vinto. Beh, cominciava a darmi un po’ fastidio!». Jackson sa di essere stato determinante, ma nelle sue parole c’è spazio soprattutto per i compagni: «Nel secondo tempo ero un po’ più stanco, così mi sono messo a disposizione della squadra e ho giocato insieme ai miei compagni. Soprattutto sono usciti alla grande Sacchetti e Mazzola. Valerio è un ragazzo molto interessante, è il presente e sarà il futuro della Carife».
Quasi un assist di Jackson. Ed ecco anche Mazzola davanti ai taccuini, un po’ in imbarazzo: «Non ci sono proprio abituato – ammette candidamente Valerio – alle interviste in sala stampa. L’applauso del pubblico alla mia uscita? Sono ferrarese, è da quando sono bambino che sogno di vivere un momento come questo. Però adesso non fatemi montare la testa».
Infine l’altro gregario-protagonista, Brian Sacchetti: «Dopo Montegrananro avevamo il morale sotto i tacchi. Ci meritavamo la vittoria e non è arrivata; ma ce la siamo presa oggi con gli interessi. Abbiamo dimostrato di esserci. Le assenze? Quella di Jamison era metabolizzata, quella di Joel ci è piovuta dal cielo all’improvviso. Però ci siamo detti: ‘è da martedì che ci facciamo il mazzo, ci meritiamo di provarci». (fonte: www.basketclubferrara.it)
TABELLINO
10/01/10: CARIFE FERRARA – BENETTON TREVISO 102 – 95 (26-15); (52-44); (79-68)
CARIFE FERRARA: Farabello 5, Nnamaka 6 (2/2 da tre, 5 rimbalzi), Spinelli 5 (6 assist), Jackson 30 (4/7 da due, 6/11 da tre, 5 rimbalzi, 4 recuperi), Mazzola 12 (4/5 da due, 1/1 da tre), Sacchetti 14 (2/2 da due, 3/4 da tre), Grundy 19 (5/7 da due, 3/4 da tre), Sangarè 9 (4/4 da due), Rizzo 2; Borsato, Salvi, Zocca ne. All.re Valli.
BENETTON TREVISO: De Nicolao 3, Kus 32, Grant 4, Rivers 5, Nicevic 10, Motiejunas 4, Sandri, Neal 24, Wallace 13; Quarisa, Chinellato ne. All.re Vitucci.
CLASSIFICA
Montepaschi Siena 24
Pepsi Caserta 18
Armani Jeans Milano 16
NGC Medical Cantu’ 16
Angelico Biella 14
Canadian Solar BO 12
Air Avellino 14
Benetton Treviso 12
Banca Tercas Teramo 12
Sigma Coatings Monteg. 12
Lottomatica Roma 10
Cimberio Varese 10
Scavolini Spar Pesaro 8
Vanoli Cremona 8
Carife Ferrara 6
Martos Napoli -8
PROSSIMO TURNO
Domenica 17 gennaio – ore 18,15
Pepsi Caserta vs Carife Ferrara