Omicidio Bergamini. Isabella Internò non parlerà
L’ex fidanzata del calciatore ferrarese ucciso nel 1989 rilascerà dichiarazioni spontanee prima della fine del processo

Isabella Internò in un’immagine del 1989, dopo la morte di Denis
Isabella Internò non parlerà davanti ai giudici togati e ai giudici popolari della Corte d’assise di Cosenza e non si sottoporrà alle domande della pubblica accusa sostenuta dal pm Luca Primicerio e della accusa privata sostenuta dall’avvocato Fabio Anselmo.
A renderlo noto sono stati i legali della donna, gli avvocati Angelo Pugliese e Rossana Cribari, che hanno comunicato la decisione della loro assistita alla Corte d’assise di Cosenza presieduta da Paola Lucente.
L’ex fidanzata del calciatore di Boccaleone di Argenta Denis Bergamini, morto a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989, è a processo con l’accusa di omicidio volontario in concorso con ignoti. La sua versione era attesa nelle prossime udienze ma la donna ha scelto di non sottoporsi all’esame (è un diritto per ogni imputato).
Secondo quanto riferito dalla difesa, Isabella Internò rilascerà dichiarazioni spontanee prima della fine del processo.
Nel mentre, nella giornata (18 settembre) che avrebbe segnato il 61esimo compleanno di suo fratello Denis, Donata Bergamini ha affidato a Facebook alcune riflessioni sulle parole pronunciate da Isabella Internò nel corso degli anni: “La tua ipocrisia – ha esordito – non ha limiti. Tu parli di caccia alle streghe? Sappi che la strega a cui abbiamo dato la caccia per oltre 30 anni è quella che ha accompagnato alla morte mio fratello Denis il 18 novembre 1989. Ti lamenti perché è stato scoperto come è stato ucciso mio fratello mentre tu, smentita nelle tue bugie, avevi raccontato la fiaba del suicidio sotto un camion che lo aveva trascinato per 60 metri? Ti lamenti del pm? Ma ogni imputato lo fa soprattutto se è colpevole e le sue bugie vengono smascherate“.
“Ti lamenti – ha concluso – delle decine di anni che ci sono voluti per arrivare alla verità che tu neghi spudoratamente ? Dovrei lamentarmene io. Ti lamenti del fatto che io abbia partecipato a salotti televisivi e manifestazioni nel nome di Denis? Sappi che io l’ho fatto con un unico scopo: raggiungere la verità dopo depistaggi e insabbiamenti. Sappi soprattutto che sono libera di farlo perché non ho ucciso nessuno. Isabella. Oggi sono nel luogo dove è stato ucciso mio fratello. È il giorno del suo compleanno. Hai mantenuto la tua promessa: doveva essere tuo o di nessun’altra. Così è stato. Sarà comunque per sempre nel nostro cuore e di tutti coloro che gli vogliono bene. Per il tuo, solo l’insostenibile peso della coscienza. Se ne hai una”.