Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
di Martina de Tiberis
Ancora una volta l’ex caserma di Cisterna del Follo è stata protagonista, nella mattinata di ieri, di un flashmob, organizzato dal ‘Forum Ferrara partecipata’.
Davanti l’atrio della piazza Municipale i manifestanti hanno esibito un cartello, sul quale spiccava la scritta “200 giorni dalla promessa del sindaco sulla partecipazione dei cittadini”.
Una chiara allusione al 27 febbraio scorso, momento in cui il primo cittadino di Ferrara, Alan Fabbri, aveva assunto l’impegno, durante il Consiglio comunale, di coinvolgere i ferraresi sul progetto di recupero della caserma.
“I cittadini – ha affermato Leonardo Polastri di ‘Caldirolo libera’ – devono avere voce nelle decisioni riguardanti la propria città. I concetti di ‘collettività’ e di ‘bene comune’ devono essere salvaguardati e tutelati per vivere al meglio Ferrara”.
Il progetto Fe.ris, a cui i manifestanti anche ieri mattina hanno mostrato contrarietà, prevedeva la realizzazione di un nuovo centro commerciale in via Caldirolo e la vendita ai privati degli spazi della caserma, destinata a divenire uno studentato e una ‘Food Court’.
“È necessario che la popolazione sia coinvolta prima della stesura del nuovo progetto, affinché le proposte e le valutazioni, emergenti nel percorso partecipativo, possano guidarne l’elaborazione tecnica. Le idee partono dal ‘basso’”, ha orgogliosamente concluso Francesca Cigala, animatrice del ‘Forum Ferrara partecipata’.
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