Renazzo. Ci fu molto probabilmente una disattenzione all’origine del terribile frontale che costò la vita a Emily Vegliante. Lo scorso 11 maggio la giovane mamma carabiniere in forza alla stazione di San Giovanni in Persiceto, 22 anni originaria di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, con un figlio di 4 anni, era seduta sul lato passeggero di una Fiat Punto guidata da un collega, P.D:B., 30 anni.
Mentre la loro auto stava percorrendo via Modena, all’altezza di Renazzo, intorno alle 15, una Peugeot che arrivava dal lato opposto vide il conducente, O.C., 50 anni. di Cento, perdere il controllo del mezzo e invadere la corsia opposta. Di qui lo schianto che costò la vita alla giovane militare.
La pm Isabella Cavallari aveva indagato i due conducenti per omicidio colposo, affidando all’ingegnere Guido Cacciari una consulenza tecnica cinematica per accertare eventuali responsabilità penali nell’incidente mortale.
Secondo le risultanze O.C. – difeso dall’avvocato Beatrice Capri – stava probabilmente telefonando o concludendo una telefonata durante il sinistro. Non è possibile però, sostiene il consulente, determinare se stesse utilizzando direttamente il cellulare o stesse chiamando in viva voce.
Quanto alla ricostruzione della dinamica, la Peugeot ha invaso l’altra corsia e si è diretta verso la Punto. Il carabiniere al volante – difeso dall’avvocato Denis Lovison – ha frenato con decisione ma non è riuscito a evitare la collisione frontale.
La Peugeot si è scontrata alla velocità di 90 km/h, mentre la Punto a 28 km/h. Il motivo? Secondo Cacciari “l’unica ragione possibile è la distrazione, in quanto il tratto di strada è rettilineo”.
P.D.C. aveva correttamente rallentato progressivamente a fronte della direzione anomala dell’altra vettura. In un primo momento, infatti, il conducente poteva pensare che l’altra auto stesse per prendere una curva ‘larga’ per immettersi a destra allargandosi momentaneamente a sinistra. E quando ha capito che le due vetture si stavano per scontare ha frenato al massimo e ha tentato di deviare a sinistra.
In sintesi, il conducente della Fiat Punto “ha fatto il possibile per evitare l’impatto, a fronte di una manovra imprevedibile ad alta velocità dell’altra vettura”. In altre parole: l’urto era inevitabile, appunta l’esperto.

(foto di Riccardo Giori)
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com