Provincia
17 Novembre 2010
Toccherà molti comuni della provincia l'iniziativa 'Cafè Insieme'

Un caffè per abbattere le diversità

di Redazione | 3 min

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Stefania Mattioli, Patrizia Veronesi e Ornella Borghesi

Copparo. Presentata nella sede della Assp di Copparo la nuova iniziativa Cafè Insieme, indirizzata ai portatori di malattie di tipo dementigeno ed alle loro famiglie. Presenti il direttore della Assp, Stefania Mattioli, la psicologa e psicoterapeuta Patrizia Veronesi e l’infermiera professionale della Casa Protetta di Tresigallo Ornella Borghesi.
Di tratta in pratica, di un intervento psicosociale basato sull’esperienza del Cafè Alzheimer sviluppatasi a partire dal 1997 in Olanda, partendo da un progetto pensato e studiato lo scorso anno per arrivare finalmente all’applicazione in queste settimane, sulla base di una progettazione comune, su linee concertate e condivise, avviata in sinergia tra Ausl Ferrara, Azienda Ospedaliera S.Anna, Asp di Ferrara e Assp dell’Unione Terre e Fiumi.
In provincia partiranno una serie di Centri Operativi, a partire da Ferrara, poi Copparo (per il distretto Centro Nord) Cento e Portomaggiore. É stato necessario un lavoro importante di concertazione perché era importantissimo comunicare che il bisogno di intervento era forte ed era necessario intervenire senza spezzettare e dividere le risorse e le professionalità. É stata infatti raccolta una forte esigenza sul territorio, in particolare dagli psicologi che vi operano.

Ma, in definitiva, di cosa si tratta? “Fondamentalmente -spiega Patrizia Veronesi – di uno spazio informale protetto dedicato alle persone che hanno patologie della memoria ed i loro familiari o comunque quelli che vengono definiti i caregiver, coloro che sostengono. L’idea è di aiutare a socializzare, informare, confrontare le esperienze, costruire una cultura della materia, e gli obiettivi contrastare l’isolamento che si sviluppa con le patologie della memoria e migliorarne la conoscenza sociale, promuovere la socializzazione dei malati, suggerire strategie per gestire i disturbi di comportamento, ed in definitiva, aumentare la conoscenza del merito del problema per chi si trova a doversene occupare, il tutto cercando di integrare al meglio tutto ciò nella rete dei servizi che già è a disposizione”.

“Abbiamo messo a disposizione gli spazi e fornito un sostegno- ha chiarito Mattioli- per una iniziativa di grande valore. Abbiamo ancora risorse dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza”.

Lo spazio presso il quale sarà avviata l’esperienza, basata fondamentalmente su incontri periodici con punti di confronto dedicati sia ai malati che ai familiari, sarà uno spazio dedicato presso la nuova sede della Assp di via Mazzini a Copparo. In questi incontri (la mattina alle 9.30 l’accoglienza, poi l’attività a moduli con i vari gruppi ed infine un aperitivo in compagnia) sarà possibile interagire con geriatri, assistenti sociali, avvocati ed operatori specializzati.

Gli operatori saranno specificamente formati nella materia, e saranno una psicologa (la stessa Veronesi) e quattro operatrici: due infermiere professionali, Ornella Borghesi e Gabriella Crepaldi e due Oss, Valeria Camatarri e Giuliana Grandi. “Abbiamo partecipato – ha detto Borghesi – ad una serie di corsi con molte ore di formazione, partendo da un progetto che trovavamo interessante e necessario, e lo abbiamo fatto partendo da una esperienza pluridecennale di assistenza agli anziani. Con questa iniziativa, c’è anche la possibilità di entrare in rapporto e cominciare a sostenere malati non ancora troppo gravi, a differenza di quelli che spesso finivamo per assistere in casa protetta, ormai giunti a livelli gravissimi di patologia”.

Nei prossimi giorni gli operatori andranno ad una serie di incontri nei centri sociali del territorio per illustrare l’iniziativa.

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