Brescia e Perugia. Sono le due squadre che, secondo quanto stabilito dal consiglio federale della Figc, potrebbero prendere il posto di Reggina e Lecco nel caso in cui queste due non dovessero ammesse al prossimo campionato di Serie B, facendo così cadere le speranze della Spal di un ripescaggio al piano superiore per la stagione 2023/2024.

Per la riammissione della Spal, infatti, dovrebbero accadere veri e propri ‘scossoni’ di cui all’orizzonte vi è la minima traccia, soprattutto perché il Perugia – club che i biancazzurri avrebbero dovuto scavalcare in graduatoria – ha fatto i salti mortali per presentare entro il limite consentito dal regolamento i documenti necessari al ripescaggio in B, tra cui quelli relativi allo stadio ‘Curi‘ e alla sua illuminazione, come già si scriveva in questo articolo.

Ancora più remota, se non esclusa a priori, l’ipotesi di una Serie B a 24 squadre.

Resterebbe in piedi l’ipotesi di riammissione per il presunto illecito sportivo nell’ultima gara dello scorso campionato tra gli umbri e il Benevento già retrocesso, per cui la Procura della Figc ha aperto un’inchiesta che, stando a quanto filtra, sarebbe però vicina all’archiviazione e alla Spal non lascerebbe altro che l’amaro in bocca per non essere riuscita ad acciuffare quel terz’ultimo posto che oggi avrebbe tenuto ancora aperta una porta sulla B, almeno per qualche altra settimana.

Il ricorso del Lecco al Tar del Lazio è infatti programmato per il 2 agosto e non è detto che la querelle giudiziaria possa esaurirsi in quel frangente, con il possibile coinvolgimento del Consiglio di Stato che resta all’orizzonte (29 agosto) così come un eventuale e più che mai probabile slittamento in avanti dell’inizio dei campionati di B e di C, previsti per il 19 e 27 agosto.

Intanto in C è stato ufficialmente riammesso il Mantova, che ha preso il posto del Pordenone fallito, mentre per eventuali successive integrazioni, la graduatoria vede come prima l’Atalanta Under 23, seguita dalla Casertana e dal Piacenza.