Cento
13 Giugno 2023
Il Tribunale Amministrativo Regionale accoglie il ricorso dell'ente, definendo illegittimo il provvedimento della Regione Emilia-Romagna

Partecipanza Agraria di Cento, il Tar annulla il commissariamento

di Redazione | 2 min

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Cento. Il Tar dell’Emilia Romagna dà ragione agli organi amministrativi della Partecipazione Agraria di Cento e annulla il decreto del presidente della Giunta Regionale n.142 dello scorso 11 ottobre, con cui era stato disposto lo scioglimento degli organi statutari dell’ente e nominato il commissario straordinario, con il compito di provvedere alla gestione provvisoria e alla convocazione delle elezioni per il rinnovo degli organi statutari.

La sentenza, emessa nelle scorse settimane, arriva per effetto del ricorso avanzato dagli otto partecipanti e consiglieri dell’ente Massimiliano Borghi, Sandro Balboni, Fausto Gallerani, Massimo Pirani, Fabrizio Balboni, Valter Balboni, Sauro Bregoli, Oliviano Tassinari, dopo che la Giunta Regionale era intervenuta col commissariamento a seguito “di irregolarità gestionali consistenti, tra l’altro, nella tardiva approvazione dei bilanci e nella mancata verbalizzazione di alcune deliberazioni assunte dagli organi associativi”.

Oggetto del contendere, finito davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, è stata la legittimità del decreto regionale.

Secondo la Regione, la natura privatistica delle Partecipanze Agrarie non farebbe venir meno la necessità del controllo pubblicistico, in considerazione dell’attività esercitata di pubblico interesse, non avendo la legge statale n.168/2017 abrogato la normativa regionale (n.6/2004) né disciplinato la materia del potere di controllo e vigilanza, rimasto dunque regolato nella fattispecie dalla legislazione regionale.

Dal canto loro, invece, i ricorrenti – in qualità di partecipanti, consiglieri e magistrati – hanno evidenziato l’intervenuta soppressione del potere regionale di vigilanza per effetto della riforma dei domini collettivi contenuta nella legge statale n. 168/2017, che avrebbe assegnato agli enti in questione una dimensione esclusivamente privatistica e valorizzato l’autonomia statutaria, quali associazioni private, fermo restando il controllo da parte dell’autorità giudiziaria ordinaria ai sensi dell’art. 23 c.c. previsto per le associazioni private.

Un assunto, quest’ultimo, ritenuto condivisibile dal Collegio, che ha così accolto il ricorso della Partecipanza Agraria di Cento e per l’effetto ha annullato il provvedimento impugnato.

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