Jolanda di Savoia. Non ce l’ha fatta il 20enne di nazionalità rumena rimasto coinvolto nell’incidente sul lavoro all’interno delle discariche del polo Crispa, a Jolanda di Savoia, avvenuto nel pomeriggio di lunedì 15 maggio, mentre stava operando insieme al padre 48enne e al collega 50enne, entrambi connazionali.
I tre, tutti regolari e dipendenti della ditta Coper System Srl di Mesola, stavano lavorando sul tetto di un capannone, quando il cestello elevatore su cui erano saliti, avrebbe improvvisamente ceduto prima di piegarsi per cause ancora in corso di accertamento, facendoli cadere nel vuoto, con un volo di dieci metri.
Nell’impatto col terreno, hanno tutti riportato gravi lesioni. Ma come si è detto ad avere la peggio è stato il più giovane, elitrasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, dove era ricoverato nel reparto di Rianimazione.
Il giovane ha lottato fino all’ultimo ma, nonostante i loro sforzi, i medici nella serata di ieri hanno dovuto dichiarare la morte cerebrale. Nella notte è stato quindi constatato il decesso.
In condizioni critiche anche il collega 50enne, portato dall’elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena, dov’è in prognosi riservata, anche lui nel reparto Rianimazione, mentre il padre del ragazzo è stato trasferito in ambulanza all’ospedale Sant’Anna di Cona in condizioni gravi, ma stazionarie.
Oltre ai sanitari del 118, sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ausl di Ferrara.
Su quanto accaduto sta indagando la Procura della Repubblica di Ferrara – pm Isabella Cavallari – a cui ora spetteranno le valutazioni del caso per far luce sulle dinamiche del fatto e accertare eventuali responsabilità.
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