Cronaca
21 Aprile 2023
La perizia: è capace di intendere e volere ma non è socialmente pericoloso. Serve percorso terapeutico riabilitativo in una struttura

Omicidio del Barco. Biondi uscirà dal carcere

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Traffico illecito di rifiuti. Tutto dissequestrato alla Zoffoli Metalli

Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti

Revenge porn e tentata estorsione, 28enne va a processo

Avrà un processo - davanti al giudice Giovanni Solinas del tribunale di Ferrara - il 28enne di nazionalità rumena accusato di aver diffuso foto private di una ragazza ferrarese e di aver tentato - tramite quegli scatti - di estorcerle informazioni relative alla propria sfera intima e sessuale

Ruba due birre in San Romano. Poi aggredisce poliziotti e carabinieri

Erano le 2.15 circa dello scorso 29 aprile quando, all’interno di un locale di via San Romano, erano presenti il proprietario e tre clienti. La serata era trascorsa tranquilla fino a quando i due dei clienti presenti hanno notato che un ragazzo, un 22enne di nazionalità italiana, dopo aver prelevato due birre, le aveva nascosto sotto al giubbotto

Il carcere non è adatto a Sandro Biondi. L’uomo di 52 anni che lo scorso 23 febbraio ha soffocato la madre, l’80enne Maria Luisa Sassoli, nel sonno mentre era nel letto della loro casa di via Argante, al Barco, uscirà presto dall’Arginone.

La perizia, affidata dal pm Andrea Maggioni allo psichiatra Luciano Finotti, certifica che il 52enne fosse capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio.

L’uomo non è ritenuto socialmente pericoloso. Il sui stato psichico presenta, secondo il consulente della procura, un disturbo di tipo ansioso depressivo e una complessa struttura di personalità con elementi costitutivi di vari disturbi della personalità.

A fronte di questo il medico ha suggerito un percorso terapeutico riabilitativo residenziale, quindi al di fuori del carcere, con eventualmente un supporto farmacologico per velocizzare il recupero per aiutarlo nelle interazioni sociali.

Già in carcere Biondi, infatti, solo dopo un iniziale periodo di chiusura in sé stesso e difficoltà a relazionarsi con chi lo circondava, aveva ripreso a mangiare e ha iniziato anche a interloquire con i suoi familiari, il padre e il fratello.

L’avvocato che lo assiste, Monica Pedriali, ha già individuato alcune strutture, che “però sono lontane – spiega – e lui preferisce strutture più vicine per poter mantenere vivi gli unici rapporti che ha, vale a dire quelli con i suoi familiari”.

Alla luce di ciò si prospetta un incontro a tre con il pubblico ministero e lo psichiatra per verificare quale sia la struttura più idonea”.

A giorni l’avvocato Pedriali presenterà richiesta di modifica della misura di custodia in carcere.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com