Tragedia a Lido degli Estensi. Morto un 16enne dopo aver salvato due persone
Una tragedia in mare al confine tra il Lido degli Estensi e il Lido di Spina dove una persona è morto all'altezza del bagno Vascello, a due passi dal canale Logonovo
Una tragedia in mare al confine tra il Lido degli Estensi e il Lido di Spina dove una persona è morto all'altezza del bagno Vascello, a due passi dal canale Logonovo
Durante il pomeriggio di venerdì 13 giugno è stato messo in campo un intervento straordinario congiunto fra tutte le Forze di Polizia, con particolare riferimento alle zone di via Kennedy, via Arianuova, via del Lavoro e viale Belvedere, finalizzato a contrastare ogni forma d’illegalità legata non solo allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche al contrasto ai reati predatori, al rispetto delle norme sull’immigrazione, sul decoro, sulla sicurezza urbana
Nei giorni in cui la cronaca ha fatto purtroppo conoscere all’opinione pubblica la tragedia che ha colpito il 59enne brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso giovedì, a pochi giorni dalla pensione, a Francavilla Fontana, durante un conflitto a fuoco mentre inseguiva a piedi due uomini che avevano abbandonato un'auto rubata, non sono mancate le attestazioni di cordoglio all’Arma anche da parte della popolazione ferrarese
Due episodi differenti ma con evidenti similitudini sono finiti entrambi con una denuncia da parte della Polizia Locale di Ferrara. In tutti e due i casi, i protagonisti hanno tentato di sottrarsi all'identificazione durante controlli di routine, ma l'esperienza degli agenti ha permesso di smascherare i tentativi di elusione e di procedere secondo quanto previsto dalla normativa vigente
Sono stati tutti assolti - perché il fatto non sussiste - i tre imputati finiti a processo con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo per la tragica fine di Augustine Aigbovo, lo stradino 43enne originario del Gambia, travolto e schiacciato tra due veicoli mentre stava lavorando lungo la Superstrada Ferrara-Mare
Schiaffi, spintoni e calci alla moglie e ai tre figli, ma anche offese e minacce di morte. La più pesante, quella di gettarli giù dal balcone di casa. A volte usando un coltello, altre un bastone, altre ancora un ferro da stiro.
Per questi eventi, avvenuti tra il 2011 e la fine del 2018 a Cento e poi a San Matteo della Decima, in provincia di Bologna, un uomo di 49 anni di nazionalità pakistana era stato chiamato a rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e non solo.
A suo carico, infatti, la Procura della Repubblica – pm Lisa Busato – aveva poi contestato anche le lesioni personali aggravate nei confronti della moglie, pakistana di 54 anni, per cui si era resa necessaria una visita al pronto soccorso dove, il 12 agosto 2018, le avevano riscontrato delle contusioni guaribili in cinque giorni.
Ieri (giovedì 6 aprile) però le accuse nei suoi confronti sono tutte cadute. Sentiti davanti al tribunale collegiale infatti, i familiari – parti offese nel processo – hanno tutti ritirato le loro denunce, con il sostituto procuratore che – durante la propria requisitoria – ha per questo motivo chiesto la non procedibilità per la remissione delle querele.
Al termine dell’udienza, la sentenza del tribunale ha così decretato il proscioglimento dell’uomo.
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