Cronaca
30 Marzo 2023
Non ce l'ha fatta Rkia Hannaoui, la 32enne rinvenuta in casa a terra dai suoi figli ad Ariano Polesine. L'arma sarebbe stata scoperta in un capanno nei pressi dell'abitazione

Morta la donna con un proiettile in testa, trovato un fucile: si indaga per omicidio

di Redazione | 3 min

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Ariano Polesine. Non ce l’ha fatta Rkia Hannaoui, la 32enne di Ariano Polesine trovata riversa a terra in cucina dai due figli di 11 e 8 anni, sulla quale in seguito si sarebbe scoperto avere un proiettile nel cranio.

Un giallo sul quale ancora si sta cercando di fare luce. Stando a quanto riporta l’Ansa, la donna, di origini marocchine, è deceduta nel pomeriggio in ospedale – dichiarata morta da una commissione medica – dove già nel pomeriggio del 28 marzo era arrivata in condizioni disperate.

Nel pomeriggio del 28 marzo, alle ore 16, i bambini erano tornati da scuola trovando la giovane madre a terra, per la quale si era inizialmente pensato a un improvviso malore. I figli hanno quindi chiamato il proprietario dell’immobile, un’abitazione isolata in campagna, che è anche vicino di casa della famiglia. E’ quest’ultimo ad accorgersi, nel girare la donna su se stessa per verificarne le condizioni, che presentava un buco in testa, e la tocca in quanto non nota la presenza di sangue.

L’uomo chiama il 118 e sul posto si portano gli operatori del Suem (Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica) che trasportano la donna d’urgenza in ospedale, in fin di vita. Evidentemente in ospedale i sanitari si accorgono che non si trattava di un incidente domestico, ma di qualcos’altro, avendo scoperto che la 32enne aveva un proiettile conficcato nella testa. Non vi sono però certezze se la scoperta sia avvenuto in seguito all’esame della tac, come trapelato in un primo momento da notizie di giornale. Il marito, che si trovava fuori casa, appresa la notizia si è portato subito in ospedale.

Il primo sopralluogo dei carabinieri nell’abitazione della donna è avvenuto attorno alle 21.15. Ma i militari di Rovigo in precedenza, attornoalle 19, si erano già portati in ospedale, dove la donna era stata trasportata alle 17.46 e ricoverata nel reparto di rianimazione in prognosi riservata.

Contestualmente i Carabinieri della Compagnia di Adria e della Stazione di Ariano Polesine, supportati da quelli del Nucleo Investigativo di Rovigo, sono intervenuti presso l’abitazione della donna, dove – sotto la direzione della Procura della Repubblica di Rovigo– hanno effettuato accertamenti e rilievi tecnici. Secondo fonti giornalistiche in un capanno di pertinenza dell’abitazione sarebbe stato trovato e sequestrato dai carabinieri un fucile. Su quest’ultimo aspetto si attendono conferme da parte della Procura di Rovigo, competente per territorio.

La Procura di Rovigo al momento procede contro ignoti in fase di indagini preliminari per l’ipotesi di omicidio e il procuratore Manuela Fasolato ha disposto il sequestro dell’immobile in cui è avvenuto il fatto, nonché di alcuni materiali (probabilmente anche il fucile già citato) che sarebbero ritenuti pretinenti al reato ipotizzato, così da verificare, mediante accertamenti tecnici, la dinamica del ferimento. Sono tuttora in corso indagini delegate ai Carabinieri di Rovigo
per ulteriori approfondimenti investigativi.

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