Minacce alla ex: scarcerato al mattino, arrestato la sera
A 24 ore dalla prima scarcerazione, un di 60enne residente a Ferrara è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento
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A pochi giorni dal patteggiamento per le false vaccinazioni Covid-19, Chiara Compagno affida ai suoi avvocati una “riflessione pubblica, nel rispetto delle istituzioni e di tutte le persone coinvolte”
Una donna di 72 anni è stata investita da un'auto mentre era in bicicletta lungo corso Isonzo, a Ferrara. L'incidente è avvenuto ieri mattina sul passaggio ciclopedonale che attraversa la strada
Nella serata di venerdì i Carabinieri della Stazione di Mesola hanno arrestato un 45enne italiano del posto, eseguendo il decreto del Magistrato di Sorveglianza di Bologna che ha disposto la sospensione della misura alternativa alla detenzione e il conseguente ripristino della carcerazione
Quando scatenarono tutta la loro ferocia, i Di Gaetano sarebbero stati 'catapultati' in una dimensione emozionale fortemente perturbata, caratterizzata principalmente da uno stress emotivo intenso, ma non tale da annullare la loro capacità di intendere e volere
Resterà nel carcere di via Arginone, Giacomo Bovolenta, il 27enne che nella serata di venerdì 24 marzo avrebbe tentato di uccidere un suo amico, il 28enne Davide Menegatti con il dardo di una balestra e un machete.
Ieri infatti, lunedì 27 marzo, in tribunale a Ferrara, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari Silvia Marini, con cui è stata confermata la custodia cautelare in cella, nonostante la richiesta di domiciliari avanzata dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Stefani.
Bovolenta – come raccontato dal suo difensore – ha parlato per un’ora e ha fornito la propria versione dei fatti, spiegando di “aver agito d’impulso” nel momento in cui ha colpito al collo la vittima, senza “mai aver pensato di volerlo uccidere“.
Quanto invece al successivo utilizzo del machete, l’aggressore ha raccontato di averlo impugnato dopo aver visto che Menegatti – appena colpito dal dardo – stava tornando indietro per “affrontarlo con fare aggressivo, decidendo così di difendersi“.
Durante l’ora di interrogatorio è stato poi affrontato anche il tema legato alla quantità di sostanze stupefacenti (1,3 kg di marijuana e 8 etti di hashish, ndr) ritrovate nell’abitazione del ragazzo che, secondo il proprio legale, non sarebbero addebitali a lui.
Intanto, resta in ospedale, ma non in un reparto intensivo, Davide Menegatti. Le sue condizioni, apparse sin da subito abbastanza gravi, si sono ristabilite ed è fuori pericolo. Se la dovrebbe cavare con una prognosi di trenta giorni.
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