Politica
15 Marzo 2023
Dal miglioramento del polo museale allo studentato gestito da Ergo, fino a spazi per il teatro contemporaneo: le ipotesi all'assemblea del Forum Ferrara Partecipata

Fe.Ris ‘Due’, dai cittadini emergono tante buone idee per l’ex caserma

di Redazione | 3 min

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“Quando ho saputo del progetto mi è venuto un coccolone”, lo dice all’inizio del suo intervento la guida turistica Emanuela Mari. Siamo al secondo incontro organizzato dal Forum Ferrara Partecipata per favorire il coinvolgimento dei cittadini nella riqualificazione dell’area dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli. Ormai infatti il progetto Fe.Ris promosso dall’attuale giunta è stato ridimensionato anche se, dicono diverse voci, “dobbiamo continuare a vigilare”. “Risultato ottenuto – dice Alessandra Gudorzi introducendo l’incontro moderato da Dalia Bighinati di Telestense – grazie all’impegno di cittadini e associazioni le cui istanze sono state recepite da diversi consiglieri comunali che le hanno portate in Consiglio”.

Questa assemblea è però destinata alla ricerca di proposte, proposte che arrivano dai cittadini iscritti a parlare e ascoltate da una platea numerosa. Un momento, spiega Corrado Oddi, “di esercizio di democrazia partecipata”, “non lo fa l’Amministrazione – aggiunge – lo facciamo noi. Raccogliamo le idee e partiamo dalle esigenze e dai bisogni della città”.

Ci sono voci già sentite e voci nuove con proposte che spesso coincidono e a volte divergono. In particolare si annotano molte proposte su come migliorare il polo museale che ha la sua punta di diamante nel vicinissimo Museo di Palazzo Schifanoia. Emanuela Mari propone la costruzione di “un’aula didattica” e di una “sala conferenze moderna, attrezzata e capiente”, di servizi turistici adeguati, di una dépendance museale ma anche un piccolo parcheggio “per i residenti e di servizio al museo per togliere le macchine da davanti al palazzo”.

Tra chi prende la parola anche Anita Magagnotti di Link che chiede uno studentato che tenga conto “del disagio economico che le famiglie italiane stanno vivendo”. Alloggi a prezzo calmierato che dovrebbero essere gestiti da Er.Go, ente che ne avrebbe la competenza e che secondo l’architetto Roberto Rosina “è totalmente assente dalla scena”.

Marcello Toffanello, storico dell’arte, crede che quello spazio abbia “come vocazione quello di supporto all’attività museale” e che quindi possa essere utile alla modernizzazione degli stessi. Aggiunge un tassello alle proposte Marino Pedroni, ex direttore del Teatro Comunale di Ferrara, facendo notare l’assenza di spazi comunali (oltre al teatro che ha diretto) per il teatro contemporaneo, per la danza o per il teatro ragazzi. Nel farlo ricorda anche di quando vent’anni fa “fu chiamato da Sateriale per vedere la cavallerizza siccome da anni cercavamo spazi alternativi al Comunale”. “Le arti performative – conclude – vanno pensate all’interno di questo percorso”.

Un percorso in cui ognuno porta le proposte che conosce meglio, come Emanuela Cavicchi della Biblioteca Popolare Giardino che propone una biblioteca sociale sullo stile di quella di Oodi a Helsinki in Finlandia che “ho avuto la fortuna di visitare”. Altra proposta viene avanzata da Caterina Sateriale del Cohousing di San Giorgio che vede come proposta utile quella di appartamenti per giovani coppie che si trovano “davanti ostacoli importanti”.

Un incontro molto partecipato che è riuscito a iniziare quel percorso di democrazia partecipata per cui è nato. Un buon incontro anche secondo la moderatrice Dalia Bighinati che conclude con un appunto: “Non ho sentito un’unica cosa, le azioni legate all’innovazione ambientale, mentre molti progetti europei pensano all’utilizzo di materiali che riducano il consumo energetico o sistemi che producano energia pulita”.

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