Attualità
27 Gennaio 2023
La posizione del personale della scuola: "Offesi e amareggiati per le strumentalizzazioni ideologiche e politiche di quanto accaduto". Intanto l'Ufficio scolastico regionale apre un'istruttoria

Caso Ariosto, docenti e personale Ata compatti con la preside: “Violazione della privacy”

di Redazione | 3 min

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Docenti e personale Ata del Liceo Ariosto esprimono piena solidarietà alla preside Isabella Fedozzi in merito al suo intervento e all’opportunità di interrompere la presidente di Arcigay Manuela Macario nel corso si un’assemblea studentesca sui temi Lgbtqi+, e si dicono “offesi e amareggiati per le strumentalizzazioni ideologiche e politiche di quanto accaduto”, oltre che dalla “volontà di non riportare i fatti nella loro oggettività e di limitarsi a lanciare invettive e istituire processi sommari sulle reti sociali, così da offuscare o sminuire il nostro lavoro quotidiano di educatori con la responsabilità di formare persone consapevoli, libere e criticamente partecipi”.

E’ un intervento firmato da tutto il personale e dai collaboratori, riportante ben 134 firme, nel quale, in estrema sintesi, si ritiene più che giustificatao l’intervento della dirigente scolastica per motivi di violazione della privacy e non solo. Un intervento in cui si riferisce lo svolgimento dei fatti e si fanno alcune considerazioni che in qualche modo non collimano con quelle formulate dagli studenti presenti in assemblea, rappresentando un punto di vista differente.

Intanto l’Ufficio scolastico regionale ha annunciato l’avvio di un’istruttoria su quanto accaduto, come di solito avviene in casi controversi come questo che arrivano a interessare l’opinione pubblica e la stampa. Un’istruttoria che verrà attivata attraverso l’ufficio territoriale di Ferrara e che non è detto che porterà a provvedimenti dopo aver sentito i protagonisti.

“L’Assemblea – spiegano docenti e personale Ata – era stata organizzata dagli studenti rappresentanti di Istituto, che ne avevano presentato data, argomento, modalità organizzative alla dirigente scolastica e che avevano sottoposto al Consiglio di Istituto i nominativi degli esperti invitati. A quest’ultimo organo collegiale, composto da studenti, docenti, personale Ata, genitori e dirigente spetta, infatti, l’approvazione dei relatori invitati dagli studenti in ciascuna delle Assemblee proposte. Nella riunione del Consiglio di Istituto del 19 gennaio tutte le componenti avevano dato parere favorevole al tema dell’incontro, incentrato sui pregiudizi e sulle discriminazioni, in particolare quelle legate all’identità di genere, con parere positivo unanime a favore dei nominativi degli esperti. Il Consiglio di Istituto ha sostenuto e appoggiato la scelta degli invitati, anche a fronte di richieste ufficiali di chiarimento pervenute da parte di famiglie preoccupate che l’Assemblea potesse trattare tematiche riguardanti la sfera personale e privata degli studenti in un contesto non controllato. La dirigente scolastica aveva ribadito il suo impegno a garantire la correttezza dello svolgimento delle attività, che prevedevano l’intervento di tre relatori, a cui era assegnato un tempo concordato, e una fase dedicata alle domande degli studenti”.

Segue il racconto di come l’assemblea si sarebbe svolta, con iniziale intervento di tutti gli esperti invitati. “Durante l’Assemblea – riferiscono docenti e Ata – gli esperti sono intervenuti nell’ordine previsto. Per ultima ha preso la parola la dottoressa Macario che ha prolungato il suo contributo oltre i tempi concordati, occupando anche lo spazio previsto per le domande ai relatori invitati – lei compresa – e per gli interventi di alcuni studenti, che intendevano contribuire a un dibattito che, di fatto, non ha potuto realizzarsi. La relatrice ha ritenuto infine di chiedere ai partecipanti all’Assemblea appartenenti alla comunità Lgbtq+ o aventi amici, conoscenti e familiari Lgbtq+, di alzarsi in piedi. In considerazione del fatto che ci si stava allontanando dal tema oggetto di discussione e che la situazione costituiva una violazione della privacy di un pubblico composto da studenti, in buona parte minori, la dirigente ha ritenuto opportuno intervenire per
ricondurre l’Assemblea verso gli argomenti concordati e le conclusioni. In seguito la dottoressa Macario ha rivolto contro la dirigente scolastica e tutto il corpo docente del Liceo Ariosto espressioni che andavano ben oltre i fatti contingenti dell’Assemblea, alla quale – in nome di tutti gli organi collegiali – era stata invitata, minacciando ripercussioni sulla scuola e citando autorevoli personalità – non presenti in quella sede – non in nome di quanto fatto per il nostro Liceo, per la cultura e per la scuola del nostro territorio, ma per le scelte della loro vita privata”.

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