La Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale - al momento contro ignoti - dopo la strage sulla SS16 Adriatica dove, poco dopo le 7 di sabato 11 ottobre, all'altezza dell'incrocio con via Montesanto, uno scontro frontale tra due automobili ha spezzato per sempre la vita della 41enne Eleonora Verri, del 19enne Yassine El Maarofi e del 27enne Omar Hammouch
Sarebbe stato un guasto elettrico, molto probabilmente un cortocircuito, a causare l'incendio che, durante la mattinata di domenica 12 ottobre, poco prima delle 7, ha inghiottito e poi distrutto il chiosco situato all'interno dei giardini 20 e 29 maggio 2012, lato...
Slitta l'ok del giudice al programma per la messa alla prova chiesta dalla difesa di Luca Stradiotto, il 41enne broker assicurativo per cui la Procura di Ferrara ha emesso un decreto di citazione a giudizio con l'accusa di truffa nei confronti di clienti che all'epoca curava per conto delle Assicurazioni Generali, compagnia per cui non lavora più dal 2020
Si è spento a 85 anni, dopo una lunga malattia, don Tiziano Bruscagin. Il prete - che per oltre 32 anni è stato parroco di Goro - è venuto a mancare sabato (11 ottobre) all'Opera della Provvidenza di Sant'Antonio di Sarmeola, in provincia di Padova
Momenti di tensione nella serata di domenica 12 ottobre in un'abitazione di via Bologna, dove un 38enne, in evidente stato di ubriachezza, ha aggredito la madre e poi minacciato i carabinieri intervenuti per soccorrerla con una forbice
Prima i petardi fatti esplodere a pochi passi. Poi gli insulti: “froci di merda”. Gli lanciano addosso anche un piccione morto. E infine l’avvertimento: “conoscete Benito Mussolini? Sapete che lui vi brucerebbe tutti? Forza Benito Mussolini”.
É l’aggressione subita da un gruppo di cinque ragazzini, tutti dai 12 ai 14 anni, nel tardo pomeriggio del 31 ottobre.
I minori stavano festeggiando Halloween. Alcuni si erano travestiti e avevano indossato il costume per l’occasione, A tradirli però una borsetta con i colori dell’arcobaleno. E allora un gruppo di bulli, anch’essi molto giovani – le vittime li hanno descritti come “alcuni minorenni, altri appena maggiorenni” – li prende di mira e inizia a offenderli e a bersagliarli di miccette e addirittura un piccione morto raccolto per strada.
Il tutto è durato meno di un minuto. Teatro sono stati i portici davanti alla galleria Matteotti, in pieno centro a Ferrara.
I ragazzini, spaventati, mentre scappavano hanno incrociato una pattuglia delle forze dell’ordine che, dopo averli ascoltati, ha controllato l’area. Ma ormai i bulli si erano dileguati.
Ma l’aggressione omofoba era stata ripresa in parte con un telefonino. E il video è arrivato anche all’attenzione di Alessandro Zan, primo firmatario dle progetto di legge che porta il suo nome, che l’ha ricondiviso.
“Siamo stati attaccati da dei ragazzi – è la loro denuncia fatta sui social – che continuavano a lanciarci petardi (molto vicini) per poi lanciarci un piccione morto e inseguirci, ci hanno insultati chiamandoci “froci di merda”. Li abbiamo denunciati, ma non potevano fare molto dato che il ddl Zan non è stato approvato”.
In un secondo post il ragazzo, 14 anni, spiega che “vorrei che questo video girasse per far capire che abbiamo bisogno di questa legge. E non solo noi”. “Vi prego raga non ne posso più – aggiunge -; vorrei rinfraziare tutti quelli che ci stanno dando una mano. Siamo dei ragazzi emarginati. Arrivare a farci condividere da Alessandro Zan è almeno per me un traguardo straimportante. È un video di ragazzi che vogliono solo farvi rispettare perché ci hanno trattato davvero di merda”.
Uno dei ragazzini hacontattato Arcigay Ferrara per testimoniare l’accaduto e la vicenda è stata presa in carico dall’associazione, che “farà un esposto – come assicura Manuela Macario, componente della segreteria nazionale -. Un episodio del genere infatti si risolve in semplice reato di ingiuria. Ora è il tempo di dare sostegno a questi ragazzi. Poi sarà il tempo di fare delle riflessioni serie. Anche nella nostra città”.
Il circolo Gli Occhiali d’oro interviene con un comunicato ufficiale per denunciare “l’ennesimo episodio di bullismo e violenza a carattere omotransfobico: il ragazzo preso di mira dagli insulti e dalle violenze si trovava in pieno centro città, di fronte al ristorante Mc Donalds, insieme a un gruppo di amici e amiche coetanei, anch’essi minacciati e assaliti dagli aggressori”.
Ma “la gravità di quanto è accaduto non termina qui: il video, che è stato pubblicato sulle piattaforme social, ha ricevuto dei commenti di plauso a sostegno degli aggressori: «ma allora ve la cercate, vi vestite come degli scappati di casa»”.
Arcigay Ferrara Gli Occhiali d’Oro ritiene “profondamente grave quanto accaduto, sintomatico di un clima sociale che sta diventando pericolosamente sempre più violento, intollerante ed escludente. Questa ennesima violenza, peraltro documentata, conferma un trend tristemente attuale che vede il moltiplicarsi di episodi di violenze omotransfobiche ai danni dei giovanissimi”.
“Nell’esprimere solidarietà e nel dare supporto alle giovani vittime – continua il comunicato -, all’indomani della bocciatura in Senato del DDL Zan (“bhe ora possono farlo, non vedo il DDL Zan qua in Italia, ahah”, recita un altro sprezzante commento denigratorio), la nostra associazione non si darà pace nell’appellarsi alla politica locale e nazionale, affinché si provveda urgentemente a supportare concretamente le vittime di questi attacchi e a scongiurare future aggressioni e crimini d’odio ai danni delle persone LGBTI+”.
Ferma condanna anche da parte del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: “Un atto vile, meschino, intollerabile: le immagini dell’aggressione subita da un gruppo di ragazzi fanno male. E devono indurre una risposta da parte di tutti: una città aperta, libera, civile, accogliente come Ferrara non può accettare scene di questo tipo. E’ ferma la condanna e assoluto lo sdegno nel vedere quelle sequenze. Esprimo piena solidarietà ai giovani che sono stati aggrediti, alle loro famiglie. Sono pronto a incontrarli e a manifestare loro, di persona, la mia vicinanza. Mi auguro che si faccia presto piena luci sui fatti, che i responsabili siano rapidamente individuati e severamente puniti. Mi auguro altresì che la prima risposta arrivi dalle famiglie dei giovani autori di questi gesti intollerabili. Quelle frasi inneggianti al duce, le parole violente, gli insulti omofobi, le frasi discriminatorie pronunciate sono aberranti e richiedono, oltre a doverose condanne e punizioni, una risposta educativa forte e un’iniezione di cultura. Anche questi sono anticorpi contro l’inciviltà e contro la violenza”.
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