Il mondo del Palio di Ferrara è in lutto per la scomparsa di Laura Scanavini, storica esponente della Contrada San Paolo, venuta a mancare nel pomeriggio del 12 dicembre all’età di 67 anni nella Casa Residenza Asp, dove era ricoverata in seguito a una grave malattia che, nel giro di pochi mesi, non le ha lasciato scampo. Fino a settembre, nonostante tutto, era ancora attiva e presente in Contrada, impegnata durante la tradizionale sagra degli arrosticini del Rione: un’immagine che racconta meglio di tante parole il suo attaccamento viscerale alla “sua” San Paolo.
Presidente della Contrada dagli anni Settanta a fasi intermittenti fino al 2006, Laura Scanavini ha attraversato alcune delle stagioni più complesse e significative della storia recente del Palio. Proprio nel 2006, dopo il Palio segnato dalla tragica morte di due cavalli durante le corse in piazza Ariostea, rassegnò le dimissioni assumendosi una responsabilità che ancora oggi molti ricordano come un gesto di grande dignità e senso delle istituzioni contradaiole.
Il ricordo della Contrada San Paolo, affidato a un lungo e toccante messaggio pubblicato sui social, restituisce il ritratto di una donna che era molto più di una dirigente: una presenza costante, un pilastro, per alcuni una vera e propria “mamma”, un pezzo di storia vivente. Sempre presente a ogni manifestazione, a ogni Palio, a ogni gara di bandiere, Laura – per tutti “Danda” – viveva la Contrada come una seconda famiglia e una seconda casa, indossando con orgoglio il foulard bianconero e ripetendo una frase che è diventata un manifesto: “San Paolo non è secondo a nessuno”.
A ricordarla con parole cariche di commozione è anche l’attuale presidente della Contrada, Nicola Palazzo: “Siamo devastati. È sempre stata il nostro faro, uno dei più importanti capifamiglia. Aveva una parola buona per tutti, mai uno scatto di rabbia, un carattere meraviglioso. Quando c’era un problema, si cercava sempre lei. In tanti le volevano bene, non solo a San Paolo ma in tutto il mondo del Palio di Ferrara. Una malattia ce l’ha portata via in due mesi. Continueremo come lei avrebbe voluto, ma non sarà più come prima”. Proprio per questo, la cena di Natale prevista per il 13 dicembre è stata annullata e sostituita da un semplice ritrovo per un aperitivo, “come fanno le vere famiglie”, per ricordarla insieme.
Parole di grande stima arrivano anche da Pier Francesco Perazzolo, ex presidente di San Paolo: “Nel 2006 fu lei a dimettersi dopo la terribile corsa dei cavalli, catapultandomi nel ruolo di presidente. Formalmente era la mia vice, ma in realtà nessuna decisione veniva presa senza il suo benestare. Aveva sempre il polso della situazione. È stata un punto di riferimento fin da quando era minorenne: all’epoca, non potendo firmare, si faceva garantire da un macellaio del territorio per gli impegni più importanti. Questo dice tutto della sua determinazione”.
Oltre alla Contrada, Laura Scanavini ha lasciato un segno profondo anche a Copparo, dove ha lavorato per anni all’asilo nido comunale prima della pensione. A ricordarla è stata anche Martina Berneschi, ex vicesindaco di Copparo: “È mancata una donna determinata, una professionista appassionata, una persona con grandi valori che trasmetteva quotidianamente ai bambini e alle famiglie”.
Laura lascia il figlio Matteo, avuto più di quarant’anni fa dal marito Daniele Bregola, detto “Dando”, anche lui grande contradaiolo di San Paolo, scomparso nel 2015 in seguito a una caduta dallo scooter causata da un improvviso malore. Nel saluto della Contrada c’è l’immagine forse più intima e dolorosa: “Ora finalmente puoi riposare insieme al Dando. E puoi dirgli che i vostri ragazzi se la stanno cavando bene. Anche se da oggi sarà tutto un po’ più difficile”.
Un vuoto profondo, quello lasciato da Laura Scanavini, che difficilmente potrà essere colmato. Ma la sua storia, i suoi racconti di Palio e di vita di Contrada continueranno a vivere, come lei stessa avrebbe voluto, nelle voci e nei gesti di chi ha avuto il privilegio di camminare al suo fianco.
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