Spal
3 Dicembre 2025
Il commercialista Aristide Pincelli ha depositato il progetto di stato passivo dei creditori e dei rivendicanti. Sono 199 le domande, il curatore ha proposto di accogliere crediti per un totale di 13.094.279,65 euro

Fallimento Spal Srl. Dai creditori richieste per 17,6 milioni

di Davide Soattin | 3 min

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Ammontano a 17,6 milioni di euro le richieste presentate dai creditori dopo la mancata iscrizione della Spal Srl di Joe Tacopina al campionato di Serie C. Il dato viene riportato dal progetto di stato passivo dei creditori e dei rivendicanti che – lunedì scorso, 1 dicembre – è stato depositato in tribunale a Ferrara dal commercialista Aristide Pincelli, il curatore fallimentare nominato – lo scorso agosto – dalla giudice Anna Ghedini, quando fu dichiarato il fallimento della vecchia società.

In totale, secondo quanto riportato nelle trentotto pagine del documento, le domande di ammissione al passivo presentate finora ammontano a 199, ma non è escluso che possano aumentare successivamente, per un valore complessivo di 17.617.000 euro.

Di questa cifra, il curatore ha proposto di accogliere crediti – così come di escluderne altri – per un totale di 13.094.279,65 euro.

La notizia del deposito dell’atto arriva a poco meno di due settimane dall’udienza fissata per la mattinata di martedì 16 dicembre, alle ore 10, quando il giudice Mauro Martinelli del tribunale di Ferrara è chiamato a prendere una prima decisione cruciale nella vicenda giudiziaria, esaminando quello che è lo stato passivo della Spal 2013 Srl e valutando quindi l’effettiva legittimità delle richieste creditorie pervenute da ogni posizione che attualmente è stata inserita all’interno del documento.

Tra i creditori privilegiati rientrano ovviamente i calciatori e le calciatrici della Prima Squadra, alcuni della Primavera e altri dell’Accademia Spal Femminile nelle stagioni sportive tra il 2023 e il 2025, insieme ai dirigenti dipendenti – tra cui il direttore generale Luca Carra e il direttore sportivo Alex Casella – per un totale che ammonta a circa 3 milioni di euro. Le somme richieste riguardano stipendi arretrati, Tfr, indennità previste dai contratti di lavoro sportivo, oltre a contributi previdenziali e imposte.

A seguire figurano i vari professionisti che hanno collaborato con la società, con crediti per circa mezzo milione di euro.

Successivamente compaiono le richieste dello Stato e del Comune di Ferrara, che il curatore ha quantificato rispettivamente in quasi 4 e 1,3 milioni di euro. A queste si aggiungono poi quelle di Inail (30.170 euro, di cui 29.608,46 euro privilegiati) e Regione Emilia-Romagna (creditore privilegiato di 47.836 euro)

Nel documento rientrano anche le spettanze chieste da Trenitalia (580,70 euro), Azienda Usl (10.616, 52 euro) e Azienda Ospedaliera Universitaria di Cona (2.315,05 euro). Queste però il curatore le ha inserite tra i creditori chirografari, ovvero quei creditori che vengono soddisfatti solamente dopo i creditori privilegiati, e solamente se resta qualcosa nella massa attiva, in proporzione rispetto agli altri creditori della stessa categoria in cui vengono inseriti. Lo stesso vale per il Corpo di Polizia Locale Terre Estensi (3.054 22 euro).

Il restante passivo riguarda infine tutti gli altri fornitori, che saranno gli ultimi a essere soddisfatti.

Contestualmente, lo ricordiamo, dopo la notizia della mancata iscrizione al campionato di Serie C, anche Procura di Ferrara – pm Isabella Cavallari – si era mossa, aprendo un fascicolo di indagine conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, al fine di esplorare eventuali profili di responsabilità penale nel crac che ha cancellato la Spal dal calcio professionistico.

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